TIM starebbe prendendo sul serio la possibilità di arrivare allo scorporo della rete ed avrebbe presentato all’AGCOM la sua proposta per arrivare a questo obiettivo. A quanto riporta Reuters, l’Amministratore Delegato di Telecom Italia, Amos Genish, avrebbe presentato la sua proposta di scorporo della rete all’interno del tavolo tecnico con il Garante delle Comunicazioni.
La proposta di Amos Genish sarebbe sostanzialmente differente da quanto ipotizzato nei mesi scorsi nel caso TIM avesse deciso di scorporare la sua rete. Si tratterebbe, comunque, solamente di un’ipotesi e nulla di più. Nessuna decisione finale sarebbe stata ancora presa. Appare evidente, comunque, che il gruppo Telecom Italia stia prendendo in seria considerazione questa possibilità. Il piano presentato dall’AD del Gruppo sarebbe basato sul modello OpenReach. In breve, TIM scorporerebbe la sua rete e tutti gli asset finirebbero all’interno di una newco che rimarrebbe al 100% di proprietà dell’operatore e che non sarebbe quotata in borsa. Amos Genish avrebbe anche specificato che all’interno del CDA di questa nuova newco troverebbe posto anche un rappresentate dell’AGCOM con delega sulla compliance.
In buona sostanza, TIM avrebbe scelto il settimo modello di “equivalence” tra quelli esistenti. Attualmente, il Gruppo Telecom Italia adotta il quinto modello. Questa newco, sebbene controllata al 100% da TIM, diventerebbe, contestualmente, anche un cliente come tutti gli altri acquistando i servizi Wholesale per le sue attività. In questo modo, il Gruppo garantirebbe parità di trattamento a tutti i provider italiani.
Questo piano sarà presentato anche al Ministro Calenda il prossimo 7 febbraio ed al Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia poco dopo.
Trattasi di un progetto interessante che andrebbe verso quanto richiesto dal Governo sebbene, in questo caso, TIM non abbia intenzione di quotare in borsa questa nuova newco.