Uno dei più grandi sodalizi dell’epoca di Internet sta volgendo al termine. eBay ha annunciato la sua intenzione di sostituire PayPal come fornitore di servizi di pagamento back-end per trasferire queste attività all’interno di una nuova piattaforma realizzata con la collaborazione di Adyen, una società specializzata in pagamenti con sede ad Amsterdam che è stata fondata nel 2006 e che può vantare clienti importanti come Uber, Netflix e Spotify. Questo significa che PayPal non elaborerà più i pagamenti delle transazioni di eBay ma sarà relegata ad un ruolo secondario.
Le attività di Adyen si concentrano esclusivamente nella fornitura di servizi di pagamento back-end, come l’elaborazione dei pagamenti delle carte di credito. Il passaggio non sarà immediato ma graduale. All’inizio, eBay renderà disponibile le nuove funzionalità di pagamento in Nord America a partire dal 2018. Successivamente, il servizio sarà progressivamente allargato a partire dal 2019, per arrivare al 2021 quando tutti i venditori dovranno aver effettuato la migrazione alla nuova piattaforma di pagamenti. Il sito d’aste ha un contratto che lo lega a PayPal sino a metà del 2020 e che lo obbliga ad offrirlo come opzione di pagamento sino al 2023. Nessuna delle due società ha fatto sapere, però, se questo contratto sarà allungato e se PayPal in futuro rimarrà come opzione di pagamento alternativa su eBay.
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Ci sarebbero più motivi che hanno spinto eBay a questa scelta. Innanzitutto il sito d’aste potrà offrire un’esperienza d’acquisto migliore per i suoi clienti visto che le transazioni non richiederanno più il passaggio all’interno di un sito esterno. I venditori saranno anche in grado di monitorare tutte le loro transazioni con maggiore facilità. I venditori avranno anche meno spese da sostenere nella gestione dei pagamenti. Adyen, inoltre, gestisce transazioni in 150 differenti valute.
eBay con questa scelta punta a voler ottimizzare l’esperienza di shopping per i sui clienti e contestualmente le permetterà di migliorare la sua redditività visto che potrà intascare direttamente le tasse per l’elaborazione dei pagamenti che oggi vanno a PayPal.
Trattasi di una decisione clamorosa visto che in passato le due società erano una cosa sola e che sebbene si fossero separate nel 2015, erano rimaste comunque unite da un contratto di collaborazione.
La notizia della decisione di eBay di “abbandonare” PayPal è stata accolta negativamente in borsa dove le azioni della società di pagamenti sono crollate del 12%. Per anni, infatti, le attività di eBay hanno pesato per il 30% sulle entrate di PayPal anche se nel tempo l’azienda specializzata in pagamenti ha tentato di diversificare la sua offerta.