HomePod, lo speaker intelligente di Apple, giungerà il 9 febbraio nei negozi di alcune nazioni mondiali. E in attesa di scoprire quando effettivamente avverrà il lancio italiano, Apple ha diramato un breve documento tecnico, svelando quali siano le fonti audio compatibili con il dispositivo. Senza troppe sorprese, al momento HomePod può approfittare nativamente di canali di riproduzione targati mela morsicata, mentre non è dato sapere se le terze parti saranno abilitate in futuro con un relativo aggiornamento software. Per quest’ultime, però, vi è un comodo workaround.
Sin dalla prima presentazione la scorsa estate, durante la WWDC 2017, Apple ha sottolineato come HomePod sia abbinato ai servizi musicali del gruppo, in particolare ad Apple Music. La società non si è infatti mai riferita a soluzioni di terze parti, né a eventuali piattaforme di streaming concorrenti.
Dalla documentazione pubblicata nella giornata di oggi, il gruppo di Cupertino ha voluto ulteriormente chiarire la questione, elencando tutte le fonti di cui l’altoparlante può approfittare per la riproduzione musicale domestica. L’elenco non è particolarmente nutrito, ma gli abbonati al servizio di streaming di Apple non dovrebbero sperimentare grandi problematiche nel trovare sulla nuvola il loro brano o album preferito. Tali fonti includono:
- Apple Music;
- iTunes Music;
- Libreria Musicale di iCloud;
- Radio Beats 1;
- Podcast di iTunes.
Questi servizi possono essere richiamati facilmente tramite Siri, l’assistente vocale integrata in HomePod, tuttavia non mancano di certo le alternative per chi volesse approfittare di altre fonti. Per quanto queste non siano supportate nativamente, HomePod è compatibile con le specifiche di AirPlay, di conseguenza sarà sufficiente dotarsi di un device abilitato per inoltrare qualsiasi stream audio all’altoparlante. Ad esempio, tramite iPhone, iPad o Mac si potrà dirottare l’audio in ascolto sul device allo speaker, indipendentemente dalla sua provenienza. Al momento, però, non è ben chiaro se HomePod sia compatibile con il normale standard AirPlay o, invece, richieda dei terminali già abilitati ad AirPlay 2, l’aggiornamento per le generazioni più recenti di prodotti Apple in arrivo fra qualche settimana.