Il Surface Pro 4 starebbe soffrendo di una serie di problemi di flickering allo schermo. Centinaia di possessori dell’ibrido Windows 10 della casa di Redmond si starebbero, infatti, lamentando di questo problema che pregiudicherebbe l’esperienza d’uso di questi dispositivi. Il problema sarebbe emerso da quasi un anno e avrebbe colpito soprattutto i Surface Pro 4 già fuori garanzia.
Secondo il sito “Flickergate“, nato per raccogliere le segnalazioni dei problemi di questo dispositivo, sarebbero oltre 1600 i possessori di un Surface Pro 4 difettoso, un numero non propriamente contenuto. Il problema, però, sembrerebbe essere hardware e non software. Infatti, gli utenti hanno notato che il fenomeno del flickering allo schermo, sostanzialmente uno sfarfallino delle immagini, compare solamente quando il dispositivo tende a surriscaldarsi. A conferma che il problema sia hardware e non software anche alcune testimonianze che mostrano che raffreddando il Surface Pro 4, il problema allo schermo scompare.
Microsoft ha comunicato di essere a conoscenza del problema e di stare monitorando la situazione da vicino. La casa di Redmond suggerisce ai possessori di questi Surface Pro 4 di contattare l’assistenza tecnica. Purtroppo, però, la maggior parte di questi dispositivi sono fuori garanzia e quindi i possessori dovranno mettere mano al loro portafogli per la riparazione o per la sostituzione del loro prodotto difettoso.
Secondo Flickergate, i Surface Pro 4 sono venduti come dispositivi Premium ad un costo non propriamente contenuto. Proprio per questo, Microsoft si dovrebbe impegnare per trovare una soluzione, riconoscendo ufficialmente il problema ed offrendo la sostituzione del prodotto.
La notizia di questi problemi al Surface Pro 4 arriva pochi mesi dopo le dichiarazioni di Consumer Reports che aveva deciso di non consigliare più l’acquisto dei Surface per la loro affidabilità sotto la media.
In precedenza, effettivamente, Microsoft aveva dovuto affrontare altri problemi sui suoi Surface meno recenti. Problemi, però, che erano stati risolti attraverso un aggiornamento software. In questo caso, però, il problema sembra di natura ben diversa.