I nuovi iPhone di Apple non vedranno la luce prima del prossimo settembre, eppure gli analisti sono già entrati da parecchie settimane nel vivo delle indiscrezioni. Si torna a parlare del possibile lancio di tre modelli, due OLED e un classico LCD, e ora giungono le prime previsioni di vendita. Ming-Chi Kuo, analista solitamente molto credibile sul conto della mela morsicata, sostiene infatti che l’edizione LCD ha tutte le carte in regola per battere gli altri esemplari della linea.
Così come già ampiamente noto, Apple potrebbe rilasciare ben tre successori dell’attuale iPhone X: due modelli OLED, rispettivamente da 5.8 e 6.5 pollici, e uno LCD da 6.1. La scelta di quest’ultimo esemplare si sarebbe resa necessaria per ridurre i costi di produzione, così da proporre all’utente un prezzo più allettante per l’acquisto. E proprio i listini maggiormente ridotti potrebbero sancire questo smartphone come vincitore della prossima stagione autunnale targata mela morsicata.
Considerando come Apple desideri proporre un iPhone da 6.1 dall’estetica molto simile a quelli OLED, preferendo però l’alluminio al vetro, potrebbe ridurre sensibilmente i prezzi, proponendo il device tra i 700 e gli 800 dollari. Se così fosse, è molto probabile che il terminale raggiunga un enorme successo sul mercato, tanto da beneficiare non solo l’azienda e i suoi utenti, ma anche i fornitori del gruppo di Cupertino.
Secondo l’analista, la grande richiesta di pannelli LCD potrebbe andare ad appannaggio di Japan Display, mentre sul fronte degli OLED potrebbero esservi dei rallentamenti, relativi ai ridotti macchinari disponibili sul mercato per il loro assemblaggio. In ogni caso, la produzione di pannelli OLED potrebbe essere affidata completamente, o quasi, a LG Display. Ancora, Catcher potrebbe ottenere degli ordini record per lo scheletro in alluminio o in acciaio dei device.
Date queste informazioni, Kuo ritiene gli iPhone LCD da 6.1 pollici come i vincitori di stagione, tali da raggiungere il 50% di tutte le vendite che verranno finalizzate nell’ultimo quarto solare del 2018. Naturalmente, mancando ancora parecchi mesi al debutto, sarà necessario attendere ulteriori indiscrezioni dagli impianti produttivi, per scoprire se queste ipotesi potranno rivelarsi accurate.