Una delle principali novità previste per i Galaxy S9 riguarda la fotocamera posteriore (doppia per il Galaxy S9+). L’immagine della confezione, apparsa online circa un mese fa, aveva confermato la presenza di un sensore da 12 megapixel e un obiettivo con apertura variabile. Una delle modalità di registrazione video supportata sarà il super slow motion. Ecco come dovrebbe funzionare.
Il produttore coreano ha scelto lo slogan “The Camera. Reimagined” per indicare la migliore qualità della fotocamera rispetto a quella del Galaxy S8, nonostante la risoluzione sia rimasta invariata. Oltre all’apertura compresa tra f/2.4 e f/1.5, Samsung ha implementato l’autofocus Super Speed Dual Pixel, la stabilizzazione ottica e appunto il super slow motion. Con questo termine viene indicata la registrazione video ad una velocità superiore ai tradizionali 30 fps. Sul sito del produttore c’è un riferimento alla tecnologia 3-stack FRS (Fast Readout Sensor) che permette di catturare video full HD a 480 fps. Ciò significa che il super slow motion potrebbe arrivare a 720p/960fps.
La funzionalità viene già offerta dal Sony Xperia XZ Premium, grazie al sensore Motion Eye, ma viene utilizzata solo in modalità “short bursts”, ovvero per un numero limitato di clip. La fotocamera del Galaxy S9 dovrebbe invece consentire la cattura di video più lunghi, dal momento in cui l’utente preme il pulsante di registrazione. L’attivazione del super slow motion potrebbe avvenire anche in maniera automatica, quando la fotocamera rileva un soggetto in rapido movimento. Per avere una conferma sul funzionamento è necessario attendere l’evento Unpacked previsto per il 25 febbraio al Mobile World Congress 2018 di Barcellona.