Apple cerca cobalto dai minatori per iPhone e iPad

Pare che Apple stia trattando direttamente con i minatori per garantirsi sufficiente fornitura di cobalto, necessario per le batterie di iPhone e iPad.
Apple cerca cobalto dai minatori per iPhone e iPad
Pare che Apple stia trattando direttamente con i minatori per garantirsi sufficiente fornitura di cobalto, necessario per le batterie di iPhone e iPad.

Per la prima volta in assoluto, Apple potrebbe acquistare forniture di cobalto direttamente dai minatori, con l’obiettivo di assicurarsi di avere abbastanza quantità di tale componente chiave necessaria a realizzare le batterie che monta a bordo di dispositivi come iPhone e iPad. Lo ha reso noto Bloomberg, che cita persone a conoscenza delle trattative che sarebbero già state avviate.

Il cobalto è un componente essenziale nelle batterie agli ioni di litio, rendendolo un materiale cruciale nella produzione di dispositivi intelligenti, tra cui quelli realizzati dalla casa di Cupertino. Ma è essenziale anche nella produzione delle batterie per i veicoli elettrici, che stanno diventando mainstream e per tale motivo vi è il rischio che gran parte delle forniture vengano prossimamente destinate ai produttori di automobili elettriche.

È per tale ragione, ovvero per evitare di competere con i produttori di veicoli elettrici, che Apple starebbe negoziando direttamente con i minatori per le forniture a lungo termine di cobalto, nella speranza di assicurarsi migliaia di tonnellate l’anno di tale materiale, per i prossimi cinque anni. Una mossa del genere mette la casa di Cupertino in concorrenza diretta con altri colossi attualmente alla ricerca di accordi simili per i propri progetti EV, tra cui BMW, Volkswagen e la divisione di Samsung che si occupa di batterie.

Mentre Bloomberg non è riuscito a fornire una cronologia dettagliata sui presunti colloqui di Apple, appare chiaro come il gigante californiano voglia garantirsi che le forniture di cobalto per le batterie dei suoi iPhone e iPad siano sufficienti, soprattutto considerando che circa un quarto della produzione globale di tale materiale viene utilizzato solo ed esclusivamente negli smartphone.

Il coinvolgimento di Apple potrebbe anche migliorare le condizioni nelle miniere stesse: infatti, si ricorda che lo scorso anno l’azienda guidata da Tim Cook ha ricevuto consensi da Amnesty International per gli sforzi che sta attuando per identificare ed eliminare il lavoro minorile dalle proprie catene di approvvigionamento. Quindi, qualora il produttore riuscisse davvero a stringere un accordo diretto con i minatori, non solo si garantirebbe una sufficiente fornitura di cobalto, ma probabilmente un accesso e una sorveglianza più ravvicinata del processo di estrazione del cobalto.

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