Intel prosegue nello sviluppo delle patch che mitigano gli effetti delle vulnerabilità scoperte dal team Project Zero di Google. Dopo aver rilasciato l’aggiornamento per i processori Skylake, il chipmaker di Santa Clara ha avviato la distribuzione dei nuovi firmware per le piattaforme Kaby Lake e Coffee Lake.
Sebbene il problema riguardi anche AMD e ARM, Intel è stata accusata di aver ritardato eccessivamente la ricerca delle soluzioni, nonostante avesse ricevuto la segnalazione oltre otto mesi fa. Per questo motivo dovrà ora affrontare 32 class action negli Stati Uniti. Le prime patch hanno inoltre causato fastidiosi effetti collaterali, tra cui il riavvio improvviso del computer. Per questo motivo il rilascio è stato interrotto e Microsoft ha disattivato il correttivo per Spectre.
Dopo aver individuato il bug, l’azienda californiana ha distribuito la nuova patch per Skylake. I partner OEM hanno ora ricevuto il microcodice per i processori Kaby Lake e Coffee Lake, quindi i prodotti Core di sesta, settima e ottava generazione dovrebbero essere al sicuro. Intel ha inoltre rilasciato gli aggiornamenti per le serie Core X, Xeon Scalable e Xeon D. Nel documento “Microcode Update Guidance” sono elencati tutti i processori interessati. Al momento le patch per Sandy Bridge, Ivy Bridge, Haswell e Broadwell sono in versione beta.
Ulteriori informazioni sugli aggiornamenti verranno fornite nel corso delle prossime settimane. Gli utenti devono controllare se le patch sono disponibili tramite Windows Update e/o nuove versioni del BIOS/UEFI della scheda madre.