I processori dell’azienda taiwanese sono utilizzati soprattutto nei dispositivi di fascia media e bassa, in quanto i prodotti più costosi sono appannaggio di Qualcomm. MediaTek potrebbe però insidiare il suo diretto concorrente con il nuovo Helio P60, il primo SoC della serie con APU (AI Processing Unit) e tecnologia NeuroPilot AI che permettono di effettuare i calcoli direttamente sul dispositivo mobile.
Il MediaTek Helio P60, realizzato da TSMC con processo produttivo a 12 nanometri, integra quattro ARM Cortex-A73 e quattro ARM Cortex-A53, tutti con frequenza massima di 2 GHz, una GPU ARM Mali-G72 MP3 a 800 MHz e la AI Processing Unit che si occupa dell’elaborazione locale degli algoritmi di machine learning. Il riconoscimento facciale, l’identificazione degli oggetti e della scena inquadrati dalla fotocamera, e altre funzionalità che sfruttano l’intelligenza artificiale vengono gestite direttamente sullo smartphone, evitando l’accesso al cloud.
Si tratta di una soluzione simile alla NPU (Neural Processing Unit) del processore Kirin 970 di Huawei. Analogamente al nuovo AI Engine di Qualcomm, la tecnologia NeuroPilot AI permette di scegliere il modulo più adatto (CPU, GPU e APU), massimizzando prestazioni e consumi. Il NeuroPilot SDK è compatibile con le Android Neural Networks API e supporta i framework più diffusi, come TensorFlow, TF Lite, Caffe e Caffe2.
Helio P60 è in grado di gestire una singola fotocamera da 32 megapixel o una dual camera con sensori da 20 e 16 megapixel, grazie ai tre ISP (Image Signal Processor). Il processore supporta inoltre display con risoluzione full HD+, fino a 8 GB di RAM LPDDR4x, memoria flash di tipo eMMC 5.1 e UFS 2.1. MediaTek afferma che Helio P60 raggiunge prestazioni fino al 70% superiori al precedente Helio P23, consumando fino al 25% in meno.