Gli esperti di iFixit hanno sottoposto il nuovo Galaxy S9+ al tradizionale teardown per valutare le soluzione tecniche adottate da Samsung e verificare la possibilità di sostituire i componenti interni. Lo “smontaggio” ha permesso di accedere alla doppia fotocamera posteriore e quindi scoprire il funzionamento dell’obiettivo con apertura variabile. Come previsto, eventuali riparazioni fai da te sono precluse dal design e dalla fragilità dei materiali.
Il Galaxy S9+ possiede uno schermo Super AMOLED da 6,2 pollici con risoluzione Quad HD+ (2960×1440 pixel) e rapporto di aspetto 18.5:9. La dotazione hardware comprende un processore Snapdragon 845 o Exynos 9810, 6 GB di RAM e 64 GB di memoria flash, espandibile con schede microSD. Le due principali novità si notano sul retro del phablet, ovvero la nuova posizione del lettore di impronte digitali e soprattutto la dual camera con sensori da 12 megapixel.
Per accedere al modulo fotografico è necessario scollare la cover in vetro, una procedura piuttosto rischiosa senza gli strumenti adatti. La fotocamera principale ha un obiettivo con due aperture (f/1.5 e f/2.4). Le lenti delle fotocamere tradizionali hanno almeno 5 lamelle per la regolazione dell’apertura, mentre Samsung ha scelto un anello a diametro variabile, come si può vedere nell’immagine.
Dopo aver rimosso il midframe (con la bobina per la ricarica wireless), scollato la batteria da 3.500 mAh e tolto diverse viti si può accedere alla scheda madre. Alcuni componenti, come jack audio da 3,5 millimetri, porta USB Type-C e speaker, sono modulari e possono essere sostituiti, ma l’operazione richiede molta attenzione. La sostituzione dello schermo è invece quasi impossibile. Al termine del teardown, iFixit ha assegnato un punteggio di 4/10.