IBM, un computer più piccolo di un granello di sale

IBM svela il prototipo del computer più piccolo del mondo, contenente migliaia di transistor e dalla potenza simile a quella di un x86 degli anni '90.
IBM, un computer più piccolo di un granello di sale
IBM svela il prototipo del computer più piccolo del mondo, contenente migliaia di transistor e dalla potenza simile a quella di un x86 degli anni '90.

All’interno di un progetto che sembra provenire direttamente dal futuro, gli ingegneri di IBM hanno creato il computer più piccolo al mondo: è più piccolo di un granello di sale tanto che per vederlo è necessario disporre di un microscopio, ma è comunque dotato di una potenza di calcolo simile a quella garantita dal chip x86 degli anni ’90.

In occasione della conferenza IBM Think 2018, la nota azienda ridefinisce l’idea di un computer piccolo presentando una innovazione difficile da identificare a occhio nudo senza l’aiuto di un microscopio. La potenza erogata, sebbene non sia al passo con le soluzioni moderne, è impressionante se si considerano le dimensioni e pare che il dispositivo ospiti «diverse centinaia di migliaia di transistor», che lo renderanno capace di «monitorare, analizzare, comunicare e persino agire sui dati», secondo quanto spiegato da Mashable. Potente infatti quanto il chip x86 del 1990, sarà comunque utile perché è estremamente piccolo ma anche particolarmente economico, dunque potenzialmente capace di esser integrato in ogni tipologia di dispositivo elettronico.

La produzione del computer più piccolo al mondo costerà infatti solo 10 centesimi e pare che IBM si aspetti che agisca come una fonte di dati delle applicazioni blockchain, tecnologia conosciuta dalla maggior parte delle persone come base della criptovaluta Bitcoin. Con il suo aiuto, un dispositivo sarà in grado di completare le attività di base dell’intelligenza artificiale (AI) e tenere traccia delle spedizioni di merci, frodi e furti, seri problemi nella gestione della supply chain. Secondo quanto reso noto, l’azienda si aspetta che tale soluzione troverà spazio nei dispositivi elettronici impiegati per l’uso quotidiano entro i prossimi cinque anni. Questo minuscolo chip potrebbe potenzialmente rivoluzionare l’uso dei computer. È così piccolo che potrà essere collegato a qualsiasi cosa.

Non è ancora chiaro quando questo microcomputer verrà rilasciato poiché i ricercatori IBM stanno attualmente testando il suo primo prototipo, ma una cosa è certa: il futuro è qui. E si potrebbe aver bisogno di un microscopio per vederlo.

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