Mentre Facebook sta affrontando sempre più polemiche a livello globale sul ruolo che ha nel diffondere disinformazione, una disputa interna tra alti dirigenti su come gestire le minacce dovute all’attività russa nel periodo delle scorse elezioni USA e sulla gestione delle proteste pubbliche ha portato allo spostamento di ruolo di un alto dirigente e forse al suo prossimo allontanamento: si tratta di Alex Stamos, responsabile della sicurezza delle informazioni di Facebook.
Un rapporto diramato dal New York Times svela che Alex Stamos, che si occupava proprio della sicurezza delle informazioni su Facebook, sta cambiando il ruolo che ha nella società. Questo spostamento arriva, si dice, sulla scia di disaccordi interni che Stamos avrebbe avuto con altri top manager della compagnia, tra cui Sheryl Sandberg, su come indagare e divulgare le attività russe effettuate sul social network nel periodo precedente alle elezioni in cui è stato eletto Donald Trump.
Nello specifico, si apprende che il responsabile della sicurezza su Facebook avrebbe sostenuto con forza la necessità di divulgare maggiormente le interferenze dei russi sulla piattaforma, e di ristrutturare alcune aree del social per affrontare meglio tali problematiche. Le sue opinioni sarebbero state accolte negativamente dai colleghi, secondo quanto reso noto da alcuni attuali ed ex dipendenti di Facebook, tanto da causare varie tensioni che avrebbero portato la dirigenza a riassegnare le responsabilità di Stamos ad altre persone. Il personale del team di sicurezza di Stamos, che in precedenza contava 120 persone, ora sarebbe stato ridotto a tre e gradualmente trasferito alle divisioni prodotto e infrastruttura all’interno di Facebook, sotto la sua supervisione.
Nonostante il cambio di ruolo, si vocifera che Stamos lascerà Facebook definitivamente ma che sia stato persuaso a rimanere fino ad agosto 2018 per supervisionare il passaggio delle sue responsabilità e perché la dirigenza pensava che la sua partenza sarebbe stata percepita negativamente da pubblico e stampa. Con un tweet diramato successivamente al rapporto del New York Times, Stamos ha confermato di avere ora un nuovo ruolo nella società: «Attualmente sto spendendo più tempo per esplorare i rischi emergenti per la sicurezza e lavorando sulla sicurezza delle elezioni». Nessun piano futuro per un eventuale abbandono del suo lavoro in Facebook è stato però commentato.
https://twitter.com/alexstamos/status/975875310896914433
La notizia arriva a poche ore dalla sospensione effettuata da Facebook su Cambridge Analytica, che avrebbe usato senza autorizzazione i dati di oltre 50 milioni di account di Facebook per le elezioni Presidenziali americane del 2016, violando così le policy della piattaforma. La società è peraltro di proprietà di Robert Mercer, uno dei maggiori supporter dell’attuale presidente americano Donald Trump. Proprio Cambridge Analytica sarebbe stata la chiave di volta del successo elettorale di Trump. A seguito dello scandalo, Facebook ha detto che indagherà per capire se i dati incriminati sono stati veramente distrutti o meno.