Nissan ha presentato il progetto “The Reborn Light” che prevede di poter utilizzare le batterie esauste delle Nissan Leaf per illuminare le città. Il problema del riciclo delle batterie della auto elettriche è di grande attualità in questi mesi. Molti pensano erroneamente che una volta terminato il loro ciclo di vita, le batterie delle auto elettriche debbano essere rottamate e smaltite in qualche modo. I costruttori di auto hanno dimostrato, invece, che le batterie estratte dalle auto risorgono a nuova vita e possono essere utilizzate come accumulatori per gli impianti elettrici.
Nissan, con il progetto “The Reborn Light“, ha voluto dimostrare proprio come sia possibile riutilizzare le batterie della auto elettriche esauste per altri scopi. Il progetto è stato portato avanti assieme alla sua affiliata 4R Energy Corporation e alla città di Namie, in Giappone. Il progetto ha visto l’installazione di nuovi lampioni stradali wireless alimentati completamente da fonti rinnovabili e da batterie di vecchie Nissan Leaf. Questo nuovo sistema di illuminazione smart permetterà ai cittadini della città di Namie di poter disporre di un impianto di illuminazione pubblica sostenibile ed autoalimentato, in grado di poter funzionare anche in caso di black out elettrico della rete principale.
Un primo prototipo di questo sistema di illuminazione sarà testato il 26 marzo presso lo stabilimento di rigenerazione delle batterie 4R di Namie. Il progetto prevede l’installazione completa di questa infrastruttura a partire dal prossimo primo di aprile.
Nissan, dunque, ha voluto applicare il concetto delle Smart Grid ad un sistema di gestione dell’illuminazione pubblica, dimostrando come le batterie delle auto elettriche possano essere utilizzate per molteplici scopi. Questo è possibile dopo un’opera di rigenerazione delle batterie che ne ripristina l’efficienza. Inoltre, i minori stress operativi rispetto a quelli presenti nelle auto elettriche, permettono di utilizzare le vecchie batterie senza grossi problemi.