Virgin Galactic, la società del miliardario Richard Branson, che punta al futuro business del turismo spaziale, ha annunciato che il primo volo supersonico del suo nuovo velivolo spaziale SpaceShipTwo VSS Unity è stato un successo. Dopo due anni di test approfonditi, questo successo segna l’inizio della parte finale del programma di test di volo di Unity. La navicella di Virgin Galactic è differente dalle altre in quanto non decolla da terra perché viene lanciata direttamente in quota da un aereo più grande chiamato “White Knight Two”.
Trattasi del primo volo con accensione del propulsore del velivolo spaziale di Richard Branson dopo il drammatico incidente del 2014 che costò la vita ad una persona. SpaceShipTwo VSS Unity è il primo velivolo a essere stato costruito da zero per Virgin Galactic dal team “The Spaceship Company” e sfrutta tutti i dati e le informazioni raccolte dal programma di test del suo predecessore, il modello “VSS Enterprise”. Il test prevedeva che White Knight Two decollasse con SpaceShipTwo VSS Unity connesso sotto la fusoliera. I due velivoli, uniti, hanno poi raggiunto quota di oltre 14 mila metri. Successivamente, SpaceShipTwo VSS Unity ha acceso i motori e si è scollegato da White Knight Two puntando verso l’alto con un angolo di 80 gradi raggiungendo Mach 1.87 per poi spegnere i motori raggiunta una quota di oltre 25 mila metri.
A quel punto, la navicella ha iniziato a planare per poi atterrare nello spazioporto della compagnia a Mojave. White Knight Two è atterrato circa 30 minuti dopo.
Il test ha permesso di raccogliere ulteriori dati che ora saranno studiati per migliorare ulteriormente il progetto.
Il problema che aveva provocato il drammatico incidente mortale del 2014 di Virgin Galactic riguardava le ali di coda del velivolo. Le ali del SpaceShipTwo sono regolabili in modo che i piloti possano eseguire una manovra che aiuta a rallentare l’aereo quando raggiunge il picco della sua traiettoria parabolica. Durante l’ultimo volo con motore, il copilota Michael Alsbury aveva aperto le ali della coda in anticipo mentre SpaceShipTwo stava ancora accelerando. Questa azione aveva causato un’aumento dell’accelerazione sino a 9G che aveva danneggiato l’aereo. Alsbury morì nello schianto e il pilota Peter Siebold fu gravemente ferito.
In questi due anni Virgin Galactic si è impegnata duramente per migliorare il suo velivolo con sistemi di sicurezza che potessero prevenire incidenti analoghi.
Adesso è difficile capire quando Virgin Galactic potrebbe lanciare il suo programma di turismo spaziale. Richard Branson aveva promesso che sarebbe salito a bordo del suo velivolo come passeggero per metà del 2018 ma proprio come Elon Musk, anche Branson tende ad essere “eccessivamente ottimista”.