Piccola ma importante rivoluzione per l’universo dei vinili, il formato che negli ultimi anni non solo è stato capace di risorgere dai fasti del passato, ma ha addirittura battuto la digital delivery. Nel 2019 potrebbero giungere nei negozi i primi dischi ad alta definizione, già ribattezzati “vinili HD”, capaci di garantire una qualità del suono maggiore e fino al 30% in più di tempo di riproduzione. La buona notizia è che saranno compatibili con tutti i comuni giradischi.
L’idea è nata da una startup australiana, capace di raccogliere 4.8 milioni di dollari in investimento e ormai pronta ad avviarne la produzione. I vinili HD vengono stampati sfruttando un nuovo e complesso processo al laser, tramite un’apparecchiatura da 600.000 dollari di costo. I creatori garantiscono una qualità audio mai sentita prima su solco, mantenendo però il fascino classico di cui 33 e 45 giri sono dotati.
L’invenzione, già sottoposta a brevetto nel 2016, prevede la creazione di una mappa “topografica” e in 3D del suono, poi inviata a uno speciale laser per la realizzazione dei master, un sistema che di fatto sostituisce il classico tornio. L’apparecchiatura laser si occupa quindi anche della stampa delle copie, senza perciò ricorrere a un processo a pressione, mantenendo così la qualità dell’originale. Il risultato è un vinile dai solchi più precisamente allineati, tanto da recuperare il 30% di spazio sommando entrambi i lati del disco. Contestualmente, data l’incisione al laser, il solco stesso risulta più dettagliato e capace di trasferire maggiori informazioni alla puntina, riducendo al minimo la perdita dell’informazione audio. Non è però tutto poiché, non essendo questi dischi soggetti a processi chimici aggiuntivi, non vengono esposti a sostanze aggressive che potrebbero minarne le informazioni registrate.
Günter Loibl, CEO di Rebeat Innovation, spiega come i dischi realizzati con questa tecnica siano compatibili con qualsiasi giradischi oggi in commercio, poiché le novità sono sulla modalità di creazione dei solchi, non nella loro lettura. Se tutto dovesse andare secondo i piani, i primi vinili di test dovrebbero essere disponibili per il prossimo ottobre, con una commercializzazione nel 2019. Naturalmente, per fruire della massima qualità del vinile HD, sarà indicato sfruttare un impianto domestico di media o alta qualità, mente potrebbe risultare più difficile percepire le differenze con giradischi che già ora non sono in grado di garantire una riproduzione sufficientemente gradevole, come gli apparecchi oggi in vendita a poche decine di euro.