La Commissione Europea ha annunciato un pacchetto di misure pensato con lo scopo di arginare il fenomeno delle fake news presenti all’interno delle piattaforma online dei social media. Il recente scandalo di Cambridge Analytica ha accentuano la necessità di porre in essere delle misure che possano bloccare la disinformazione online e che contestualmente garantiscano la protezione dei valori e della sicurezza europei.
Anche se non esplicitato direttamente, nel mirino della Commissione Europea ci sono i grandi social network della rete come Facebook e Twitter. Per tentare di dare, quindi, una risposta a questi problemi, la Commissione Europea ha formulato una serie di misure per combattere questi fenomeni. In particolare è stato proposto un codice di buone pratiche sul tema della disinformazione. Entro il mese di luglio, le piattaforme online dovrebbero formulare e applicare un codice di comportamento comune con l’obiettivo di garantire trasparenza circa i contenuti sponsorizzati (soprattutto quelli legati alla politica), fare maggiore chiarezza in merito al funzionamento degli algoritmi e consentire verifiche da parte di terzi, agevolare la scoperta e l’accesso da parte degli utenti di fonti di informazione diverse, applicare misure per identificare e chiudere gli account falsi e quelli legati ai bot automatici ed, infine, fare in modo che i verificatori di fatti e le autorità possano monitorare sempre la disinformazione online.
Inoltre, la Commissione Europea propone una rete europea indipendente di verificatori di fatti, una piattaforma online europea sicura sulla disinformazione, la promozione dell’alfabetizzazione mediatica, il sostegno agli Stati membri nel garantire processi elettorali solidi, la promozione di sistemi di identificazione online volontari, il sostegno all’informazione diversificata e di qualità ed infine una politica di comunicazione strategica coordinata.
Secondo la Commissione Europea, questo pacchetto di interventi dovrebbe limitare il fenomeno delle fake news che si fatica a sradicare dai social media.
L’adesione al nuovo codice di condotta sarà, però, su base volontaria. Intanto, la Commissione Europea convocherà un forum di cui faranno parte tutti i soggetti interessati. L’obiettivo sarà quello di realizzare un quadro operativo efficace che possa permettere a tutte le parti interessate di cooperare efficacemente per combattere il problema della disinformazione online.
Il forum avrà il compito di produrre un codice di condotta entro il luglio del 2018 il cui impatto dovrà essere misurato entro l’ottobre del 2018. Infine, entro fine anno la Commissione redigerà un rapporto su tutti i progressi compiuti dove sarà valutata la necessità di eventuali nuovi interventi aggiuntivi.