Il debutto dell’Assistente Google è recente, ma la tecnologia ha già dimostrato di poter estendere il proprio raggio d’azione ben oltre i confini dell’universo mobile, entrando ad esempio nell’ambito domestico con le soluzioni dedicate alle smart home e salendo in auto per favorire l’interazione tramite comandi vocali di chi si trova alla guida. Il gruppo di Mountain View ha tutte le intenzioni di continuare a farla crescere.
Il suo futuro è legato a doppio filo al debutto di nuovi progetti in grado di sfruttarne e impiegarne al meglio le potenzialità. Per questo motivo bigG annuncia una serie di investimenti finalizzati a sostenere l’attività di startup che posizionano il loro focus sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Una doverosa precisazione: in questo articolo non si parla dell’impegno economico legato a Gradient Ventures, iniziativa messa in campo lo scorso anno al fine di supportare (economicamente e non solo) le nuove realtà attive nel mondo dell’IA, ma di un programma inedito che focalizzerà l’attenzione esclusivamente su coloro che si occuperanno delle Azioni dell’Assistente Google e di hardware dedicato.
Stiamo dando il benvenuto a team che operano in diversi campi, incluse startup al lavoro sullo sviluppo di tecnologie che ampliano le funzionalità dell’Assistente o sulla realizzazione di nuovi dispositivi per gli assistenti digitali, con un focus particolare su segmenti come i viaggi, i giochi e l’ospitalità.
Al momento sono quattro le startup che già beneficiano del sostegno del gruppo di Mountain View: GoMoment (autori di Ivy, assistente digitale attivo 24/7 per accogliere i clienti in hotel), Edwin (lo sviluppatore di un personal tutor utile per imparare l’inglese), BotSociety (il team ha realizzato un tool dedicato allo sviluppo di interfacce per l’interazione mediante comandi vocali) e Pulse Labs (aiuta gli sviluppatori a raccogliere feedback dagli utenti in merito all’uso della voce per interagire con le app).