Siri, l’assistente vocale di Apple, potrebbe sbarcare presto anche sui prodotti a marchio Beats. L’occasione potrebbe essere quella dell’imminente WWDC 2018, così come sostiene l’analista Gene Munster. Considerato come l’acquisizione del marchio musicale sia ormai avvenuta da diverso tempo, non vi sarebbero infatti ostacoli in quel di Cupertino per unificare finalmente l’offerta con l’universo targato mela morsicata.
Apple è giunta tardi sul mercato degli speaker dotati di assistenza vocale: HomePod è stato il primo prodotto in tal senso e, almeno al momento, è limitato a pochi mercati mondiali. Google e Amazon sono certamente più piazzati sul fronte della distribuzione, con i loro Google Home e Amazon Echo. L’estensione di Siri all’universo Beats, con i numerosi altoparlanti che la linea vede a disposizione, potrebbe quindi rappresentare la chiave di volta per il gruppo di Apple Park.
D’altronde, Apple sta investendo fortemente sulla sua assistente vocale, tanto da migliorarne di giorno in giorno l’affidabilità: in uno studio condotto a settembre, Siri è riuscita a rispondere correttamente al 75% di un set di 800 domande, una crescita rispetto al 66% rispetto all’aprile precedente. Il sistema è quindi pronto per fare la sua comparsa sugli altoparlanti anche di media fascia, senza necessariamente spendere 349 dollari per un HomePod.
Secondo quanto riferito da Munster, tuttavia, il ritardo di Apple rispetto agli altri competitor potrebbe essere stato dettato anche da un maggiore interesse di Cupertino nei confronti della privacy. I servizi di assistenza, nonché le funzioni che si basano sull’intelligenza artificiale, possono infatti rappresentare un rischio per la sicurezza degli utenti: basti pensare alla recente polemica che ha coinvolto Alexa, con l’inoltro erroneo di una conversazione privata a terzi. E, come noto, per la mela morsicata la privacy è un valore determinante per la commercializzazione di un nuovo prodotto.
Al momento, non è noto quali prodotti Beats vedranno l’aggiornamento a Siri, mentre si vocifera possa essere anche lanciato un apposito framework per le terze parti. Non resta che attendere, di conseguenza, l’evento inaugurale della WWDC.