ARM ha annunciato una nuova CPU di fascia alta che troverà posto nei futuri smartphone. Il Cortex-A76 può essere utilizzato insieme al Cortex-A55 in varie configurazioni DynamIQ big.LITTLE (4+4, 1+7 o 2+6) per ottenere la migliore combinazione tra prestazioni ed efficienza energetica. Il chipmaker britannico (acquisito da SoftBank due anni fa) afferma che il processore può essere utilizzato anche nei notebook.
ARM ha apportato diverse modifiche all’architettura, in modo da incrementare il numero di istruzioni eseguite per ciclo di clock (IPC) e il livello di parallelismo. In particolare è stato disaccoppiata l’unità di branch prediction dall’instruction fetcher per ridurre la latenza e aumentare il throughput. Il Cortex-A76 integra 64 KB di cache L1 (istruzioni e dati), 256/512 KB di cache L2 e fino a 4 MB di cache L3 condivisa con le altre CPU. Il nuovo processore offre prestazioni fino al 35% e miglioramenti nell’efficienza fino al 40% rispetto al precedente Cortex-A75.
Il confronto è stato effettuato tra un Cortex-A75 a 2,8 GHz realizzato con processo a 10 nanometri e un Cortex-A76 a 3 GHz realizzato con processo a 7 nanometri. ARM ha dichiarato che tre Cortex-A76 occupano un’area simile a quella di un core Intel Skylake con un differenza prestazionale entro il 10% di IPC. Ecco perché può essere utilizzato nei futuri notebook basati su Windows 10 ARM, oltre che negli smartphone di fascia alta.
Il Cortex-A76 verrà probabilmente abbinato alla nuova GPU Mali-G76 all’interno dei futuri SoC a 7 nanometri. Rispetto alla precedente Mali-G72 sono state incrementate di 1,5 volte le prestazioni e del 30% l’efficienza energetica.