Si parla ormai da tempo del possibile rinnovo della linea MacBook, sia con nuovi esemplari di MacBook Air che con un aumento delle prestazioni per i MacBook Pro. L’appuntamento ipotizzato con la WWDC è saltato, poiché Apple non ha presentato alcun hardware in occasione della kermesse dedicata agli sviluppatori, quindi i nuovi modelli potrebbero ora giungere verso la fine dell’anno. E fra gli esperti emerge un dubbio: la Touch Bar è davvero necessaria?
Come già noto, Apple ha introdotto la Touch Bar sui MacBook Pro con l’edizione 2016 dei laptop, lasciando solo il modello base da 13 pollici con la normale riga di tasti funzione. Per quanto interessante, però, la barra OLED dei notebook targati mela morsicata non si è rivelata particolarmente diffusa, né altrettanto usata: complice forse il fatto non si tratti di uno strumento standardizzato con altri produttori, i professionisti non sembrano sentirne una particolare esigenza. Considerato come il tool comporti necessariamente un aumento di prezzo per i laptop su cui è installato, vale quindi la pena di proporla come accessorio opzionale?
È quanto si è domandato Dan Ackerman in un intervento per CNET: considerando come i MacBook Pro rappresentino oggi dei computer abbastanza costosi, più delle controparti Windows, proporre delle alternative prive di Touch Bar potrebbe essere d’aiuto a moltissimi professionisti che non dispongono di enormi risorse. Confrontando gli attuali modelli di MacBook Pro con Touch Bar all’edizione priva della barra OLED, al netto delle altre differenze hardware, il calo di prezzo potrebbe essere addirittura dell’ordine dei 200 dollari.
La proposta ha colto i favori degli utenti sui social network, così come riferisce 9to5Mac, anche perché molti non ritengono la Touch Bar uno strumento essenziale per poter lavorare, considerato come le medesime funzioni possano essere riprodotte sullo schermo principale e gestite con il normale trackpad. Allo stesso modo, però, gli utenti manifestano comunque un buon interesse per Touch ID, il lettore d’impronte digitali presente proprio sui MacBook di ultima generazione.
Naturalmente, Apple non ha commentato ufficialmente la proposta: non resta che attendere, di conseguenza, la presentazione dei nuovi modelli per scoprire tutte le strategie di Cupertino.