Facebook viene utilizzato sempre meno per trovare e condividere notizie mentre le persone si rivolgono sempre più a piattaforme alternative come WhatsApp, ritenuto uno spazio più attraente e più privato per comunicare.
Per la seconda volta nel 2018, i dati suggeriscono che i giovani preferirebbero altri siti Web e app a Facebook, in particolare come fonte di news del giorno. I numeri più recenti provengono da uno studio condotto dall’Istituto Reuters che rivela come l’uso in tal senso del social network più grande al mondo sia in calo di 9 punti percentuali dal 2017 negli Stati Uniti e di 20 punti per il pubblico più giovane, secondo il sondaggio effettuato su 74mila persone di 37 diversi mercati. Whatsapp ha invece visto un aumento del 4 per cento in quel periodo di tempo, mentre l’utilizzo delle notizie su Instagram e Snapchat è aumentato del 3% e del 2% rispettivamente in due anni.
«L’uso dei social media per le notizie ha iniziato a calare in un certo numero di mercati chiave dopo anni di continua crescita», ha detto Nick Newman, ricercatore associato presso l’Istituto Reuters, commentando il rapporto. «Continuiamo a vedere un aumento nell’uso delle app di messaggistica per le news, dal momento che i consumatori cercano spazi più privati (e meno conflittuali) per comunicare».
In particolare, si apprende che i consumatori sarebbero scoraggiati da dibattiti e notizie inaffidabili che circolano sul social (fake news). Stanno anche scoprendo che le reti alternative offrono maggiore praticità, maggiore privacy e minori opportunità di fraintendimenti. Di conseguenza, stanno spostando la discussione su app di messaggistica in cui possono essere certi di parlare con «amici veri». Si scopre che le persone si sentirebbero a disagio a causa della crescente rete di amici sul social e, di conseguenza, erano meno disposte a utilizzare la piattaforma per le notizie.
Circa il 44% degli intervistati ha dichiarato di fidarsi delle notizie in generale e solo il 51% ha fiducia nei mezzi di informazione che usa per la maggior parte del tempo. Solo il 23 per cento si fida delle notizie trovate sui social media.
Vi è da sottolineare comunque che lo studio è stato condotto prima delle modifiche apportate da Facebook al suo algoritmo per favorire i post degli utenti (e non quelli degli editori), il che significa che il consumo di notizie potrebbe essere diminuito ancora di più da allora.