Ieri il debutto di YouTube Music, anche in Italia. Un nuovo servizio di streaming che unisce brani e video, versioni ufficiali delle canzoni, reinterpretazioni, cover e upload della community, pescando dall’enorme archivio di YouTube. Chi ha sottoscritto un abbonamento a Google Play Musica vi può accedere senza alcuna ulteriore spesa, a tutti gli altri è invece richiesto un esborso mensile da 9,99 euro per la formula Premium. In alternativa è possibile optare per l’incarnazione free della piattaforma supportata dalla riproduzione delle inserzioni pubblicitarie.
Qual è il destino dei due servizi? YouTube Music andrà a rimpiazzare Play Musica? C’è un po’ di confusione, in parte generata dai tanti rumor trapelati nei mesi scorsi (ad un certo punto si è parlato anche di YouTube Remix), in parte da una prospettiva non del tutto esplicitata dal gruppo di Mountain View. Google ha dichiarato che acquisti, upload e playlist già presenti nell’archivio di Play Musica verranno importati automaticamente in YouTube Premium, ma non è chiaro con quali tempistiche. A fare chiarezza è T. Jay Fowler, Head of Music di YouTube, intervenuto sulle pagine del sito TechRadar.
Stiamo lavorando sodo per unire le due esperienze. Supportare due applicazioni sul mercato presenta alcune difficoltà e ci sono alcune feature apprezzate di Google Play Musica che stiamo per importare in YouTube Music.
Il nuovo YouTube Music andrà dunque a sostituire Google Play Musica in futuro, ma ancora non è dato a sapere quando. Nel frattempo entrambi i servizi e le relative applicazioni continueranno a funzionare in parallelo, così da non privare gli utenti di alcuna funzionalità. Chi scrive, abbonato a Play Musica fin dal suo debutto in Italia nel 2013, auspica che una volta avvenuta la fusione sia comunque possibile mantenere separata la libreria ufficiale (per intenderci, quella messa a disposizione da major ed etichette) dai contenuti user generated condivisi su YouTube.