Con l’arrivo della prima beta pubblica di macOS Mojave, il nuovo sistema operativo per Mac voluto da Apple, molti utenti hanno sollevato una certa sorpresa per la ristretta compatibilità del pacchetto d’installazione. Nonostante Apple abbia confermato la lista dei device compatibili già durante la WWDC di inizio giugno, evidentemente molti appassionati ne hanno scoperto le necessità hardware nel tentativo di iscriversi al programma beta. Perché, tuttavia, macOS Mojave vede una lista di compatibilità così ristretta?
Così come già anticipato, durante la WWDC di inizio giugno Apple ha specificato quali Mac saranno in grado di ricevere l’aggiornamento a macOS Mojave. Rispetto alle precedenti edizioni del sistema operativo di Cupertino, la lista di hardware compatibile è più ristretta e, fatta eccezione per alcuni Mac Pro, comprende sostanzialmente device prodotti dopo il 2012.
- MacBook Pro mid 2012 o successivo;
- MacBook Air mid 2012 o successivo;
- MacBook 2015 o successivo;
- iMac fine 2012 o successivo;
- iMac Pro 2017;
- Mac Pro mid 2010 e mid 2012 con alcune GPU, altrimenti fine 2013
Rimangono quindi esclusi molti laptop e desktop, tra cui tutti gli iMac in versione “non-slim” e alcuni MacBook Pro retina prodotti tra il 2011 e il 2012. Perché, tuttavia, il gruppo di Cupertino si è visto costretto a restringere così sensibilmente il parco d’upgrade?
La ragione è insita in Metal, il sistema per la gestione della grafica già ampiamente diffuso in iOS e, da qualche tempo, anche nelle ultime release di macOS. Grazie a questa tecnologia, Apple può garantire performance di elaborazione visiva senza pari, sfruttando al meglio la GPU. Con macOS Mojave, la società californiana ha però scelto di eliminare il precedente supporto a OpenGL, rendendo quindi il sistema operativo unicamente compatibile con schede grafiche in grado di supportare Metal.
Chi fosse in possesso di un Mac non dotato di una scheda grafica adatta all’utilizzo di Metal, però, non dovrà disperare. Non almeno nel breve periodo: Apple starebbe infatti progettando di mantenere il supporto a macOS High Sierra, il sistema operativo attualmente in carica, ancora per lungo tempo.