Maggiore chiarezza nelle offerte di connettività. Questo è l’obiettivo dell’AGCOM con la sua nuova delibera che sostanzialmente porta al debutto una sorta di “bollino” che permetterà ai consumatori di poter identificare con maggiore facilità la tipologia di connettività reclamizzata da un operatore. L’Autorità, dunque, ha stabilito che gli operatori che forniscono servizi di connettività di rete fissa dovranno garantire, sia nei messaggi pubblicitari sia nelle comunicazioni commerciali e contrattuali, piena trasparenza nella presentazione delle infrastrutture fisiche sulle quali sono forniti i servizi.
Questo significa che gli operatori potranno utilizzare il termine “fibra” solamente se l’infrastruttura di accesso per gli utenti è davvero tutta in fibra ottica con la rete che arriva sino all’edificio (FTTB) o sin dentro all’abitazione (FTTH). Nei casi in cui, invece, le offerte reclamizzate come “fibra” adottino una tecnologia intermedia come la FTTC (Fiber to the Cabinet), gli operatori potranno reclamizzare l’offerta come “fibra” solamente se affiancata dalla precisazione del tipo di tecnologia adottata effettivamente. Nei casi in cui l’infrastruttura sottostante non preveda l’utilizzo di fibra o comunque non abiliti la fruizione di servizi a banda ultralarga, gli operatori non potranno in alcun caso utilizzare il termine” fibra”.
L’uso libero del termine “fibra”, dunque, non potrà più essere fatto. AGCOM, inoltre, ha previsto una serie di obblighi informativi di dettaglio che gli operatori dovranno in ogni caso assolvere nella comunicazione dedicata con i clienti finali. Oltre alla precisazione del tipo di tecnologia di connettività offerta, nei canali commerciali gli operatori dovranno consentire ai loro clienti di poter verificare la velocità di navigazione e la latenza del servizio offerto in upload e download.
Previsti, inoltre, dei precisi “bollini” che permetteranno di identificare più facilmente le offerte di connettività che gli operatori offriranno ai clienti.
Il bollino di colore verde con la denominazione “F” e sottotitolo “fibra”, indicherà le infrastrutture con la fibra fino all’unità immobiliare o all’edificio. Il bollino giallo, invece, con la denominazione “FR” e il sottotitolo “fibra mista rame” o “fibra mista radio”, identificherà le altre architetture con fibra solo fino a nodi intermedi abilitanti connessioni a banda ultralarga.
Infine, il bollino di colore rosso con la scritta “R” e il sottotitolo “rame” o “radio”, identificherà tutte le altre architetture che non prevedono fibra nella rete d’accesso e che comunque non abilitano l’utilizzo di servizi a banda ultralarga.
Questi bollini saranno sperimentati sino al 31 dicembre 2018.