Netflix raccoglie l’8% del tempo speso dagli utenti nel guardare video online. È quanto riferiscono dei dati Nielsen, pubblicati da CNBC e relativi agli Stati Uniti. Un dato forse sotto le aspettative per il colosso dello streaming, controbilanciato però da un’ottima performance di mercato e dalla continua crescita del numero degli abbonati.
Come riferito dal CEO Reed Hastings, in occasione di un commento relativo ai dati finanziari per l’ultimo trimestre disponibile, Netflix ha migliorato la sua performance su base annuale in merito al tempo medio trascorso dagli abbonati sulla piattaforma. Quest’ultimo è cresciuto del 9%, per un totale di 140 milioni di ore di contenuti fruiti a livello globale ogni singolo giorno: cifre che, sulla base di circa 120 milioni di abbonati, potrebbero rappresentare circa 50 minuti giornalieri per singolo utente. Eppure, così come sottolineato da Nielsen, il gruppo raggiunge unicamente l’8% del tempo medio impiegato per la visione di video online, comprese le clip di produzione televisiva.
Tra i servizi di streaming in abbonamento, però, Netflix rimane la piattaforma più usata. Secondo una ricerca condotta da GBH Insights, infatti, i clienti del gruppo investono circa 10 ore alla settimana nella visione di contenuti, contro i 5 raggiunti dai sottoscrittori di Amazon Prime Video e Hulu negli Stati Uniti. Le classiche emittenti televisive, tuttavia, rimangono le regine della visione: l’americano medio approfitta delle loro trasmissioni per circa 19.6 ore alla settimana, circa 2.8 al giorno.
Il confronto è destinato a farsi sempre più duro nei prossimi anni, poiché anche le emittenti televisive hanno deciso di sfruttare l’approccio dei big dello streaming, ovvero la produzione di show di elevatissima qualità. Così come sottolinea la vicepresidente di Magid Jill Rosengard Hill, sempre più canali a stelle e strisce stanno ordinando show dall’elevato coinvolgimento per lo spettatore, il tutto riducendo le interruzioni pubblicitarie o, ancora, rendendole più brevi. Non resta che attendere i prossimi mesi, di conseguenza, per capire non solo chi vincerà questa gara, ma anche il peso di eventuali nuovi attori sul mercato: all’orizzonte potrebbe esserci Apple, pronta a lanciare una sua offerta di streaming video.