Iliad finisce all’attenzione del Senato. Il Senatore Maurizio Gasparri, infatti, ha presentato un’interrogazione sia al Ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Di Maio che a quello dell’Interno Salvini. L’iniziativa del Senatore di Forza Italia arriva a seguito di un’intervista dell’Amministratore delegato di Iliad, Benedetto Levi, in cui viene sottolineato che all’interno della società lavori un team di 200 persone con l’obiettivo di arrivare ad un migliaio nel giro di un paio di anni. Secondo Gasparri, il numero di lavoratori ed in particolare quello della rete di vendita appare esiguo, soprattutto se confrontato con i livelli di occupazione garantiti dagli altri player del mercato.
Il Senatore Gasparri, inoltre, menziona un articolo de Il Sole 24 Ore in cui è evidenziata la possibilità che i Simbox dell’operatore francese non siano conformi alle normative italiane ed, in particolare, da quanto previsto dalla Legge Pisanu che prevede una serie di disposizioni in materia di antiterrorismo. Trattasi, nello specifico, di un articolo in cui si evidenziava come un uomo fosse riuscito ad “ingannare” il Simbox di Iliad facendosi attivare una SIM utilizzando una carta di identità ed una carta di credito di altre persone. A quanto riportato nell’articolo, i sistemi di Iliad identificarono l’anomalia solamente dopo 10 ore.
Partendo dall’intervista e dall’articolo de Il Sole 24 Ore, il senatore Gasparri chiede ai Ministri Di Maio e Salvini se siano a conoscenza dei piani di investimento di Iliad in Italia e delle iniziative poste in essere dall’operatore francese volte a garantire adeguati livelli occupazionali. Il Senatore, inoltre, chiede ai Ministri se possa essere oppotuno attivare un’indagine per accertare eventuali violazioni di Iliad in materia di antiterrorismo.
Quanto sollevato dal Senatore Gasparri, in realtà, non è un fatto nuovo. I problemi dei Simbox sono stati sollevati da più parti. Lo stesso Ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio ha di recente puntato il dito sui distributori automatici di SIM dell’operatore francese il cui funzionamento parrebbe essere non in regola con la Legge Pisanu. In merito a queste accuse, Iliad è già intervenuto affermando che il documento di riconoscimento viene registrato in tempo reale e che se il processo di validazione della richiesta non va a buon fine, la SIM non si può attivare. Comunque, sarà verificato il funzionamento dei Simbox.
Ma il Senatore Gasparri punta il dito anche sui pochi dipendenti di un’azienda che lavora in un settore che, invece, dovrebbe garantire molti più occupati. Anche in questo caso non è la prima volta che si solleva questo quesito sebbene l’attenzione maggiore sia concentrata sui Simbox.