Open Fiber ha ottenuto un finanziamento record di ben 3,5 miliardi di euro per lo sviluppo della fibra ottica in Italia. Trattasi della più grande operazione finanziaria strutturata per lo sviluppo di una rete in fibra non solo in Europa ma in tutta l’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa). Il finanziamento, oltre alle altre risorse a disposizione della società, consentirà ad Open Fiber di poter portare a compimento il piano di costruzione della nuova rete italiana in fibra ottica in modalità Fiber To The Home (FTTH).
Si ricorda, al riguardo, che l’intero piano industriale di Open Fiber prevede un investimento di ben 6,5 miliardi di euro per realizzare un’infrastruttura in fibra ottica che raggiungerà circa 19,5 milioni di unità immobiliari sia nelle aree urbane (cluster A e B), sia nei centri di minori dimensioni (cluster C e D). La maxi operazione finanziaria coinvolge un pool di banche commerciali, la Cassa depositi e prestiti e la Banca Europea per gli Investimenti (BEI). L’operazione finanziaria avrà una durata di 7 anni. Contestualmente all’erogazione del nuovo finanziamento, prevista entro ottobre 2018, Open Fiber provvederà al rimborso integrale del debito attualmente in essere.
Il pool di banche commerciali è composto da BNP Paribas, Société Générale e UniCredit, in qualità di Underwriter, Global Coordinator, GlobalBookrunners e InitialMandated Lead Arrangers, Cassa depositi e prestiti, la Banca Europea per gli Investimenti, nonché, tra gli istituti italiani, da Banca IMI, Banco BPM, MPS Capital Services e UBI Banca, tra quelli internazionali, da Credit Agricole, ING, Caixa Bank, MUFG Bank, Natwest e Banco Santander, in qualità di Finanziatori. Unicredit svolge inoltre il ruolo di Agente.
Grazie a questa iniezione di liquidità, Open Fiber potrà accelerare e portare a termine nei tempi stabiliti il suo ambizioso progetto di digitalizzazione dell’Italia che consentirà alle persone di poter accedere a connettività sino a 1 Gbps grazie ai suoi partner commerciali.
Open Fiber, infatti, si occupa solo della posa e della manutenzione della rete e non dell’offerta di connettività.