TSMC ha comunicato di aver avuto un problema informatico nella sera del 3 agosto. Un virus ha colpito alcuni computer e macchinari utilizzati per la produzione di chip. Il blocco temporaneo della produzione causerà un ritardo nelle consegne e avrà un impatto negativo sul fatturato.
TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company) è il maggiore produttore mondiali di processori. Nelle sue fabbriche vengono realizzati i chip di Apple, AMD, NVIDIA, MediaTek e Qualcomm. Anche Intel, che possiede i suoi impianti, commissiona una parte della produzione al gigante asiatico. Il cliente principale è ovviamente Apple. Il blocco di alcune fabbriche potrebbe avere ripercussioni sulla produzione del processore A12 a 7 nanometri che verrà integrato nei nuovi iPhone. TSMC ha contenuto il problema, evitando la propagazione del virus.
Il livello di infezione varia da fabbrica a fabbrica. Tuttavia alle 14:00 (ora di Taiwan) del 5 agosto è stato ripristinato il funzionamento dell’80% dei macchinari colpiti. Entro oggi è previsto il completo ritorno alla normalità. Il chipmaker non ha fornito dettagli sul virus, ma ha specificato che non si è trattato di un attacco hacker.
Il problema si è verificato a causa di un malfunzionamento durante il processo di installazione del software per un nuovo macchinario che ha causato la diffusione del virus una volta collegato il macchinario alla rete aziendale. L’integrità dei dati e le informazioni riservate non sono state compromesse. TSMC ha intrapreso azioni per risolvere il problema e rafforzare ulteriormente le misure di sicurezza.
TSMC ha comunicato che l’incidente potrebbe causare un ritardo nelle consegne e un incremento dei costi. In base alle prime stime, l’impatto sarà del 3% circa sul fatturato del terzo trimestre e dell’1% circa sul margine operativo lordo. Eventuali ritardi nelle consegne verranno recuperati nel quarto trimestre 2018.
Aggiornamento del 7 agosto: TSMC ha comunicato che il virus è una variante di WannaCry. L’infezione, che ha colpito le fabbriche di Tainan, Hsinchu e Taichung, si è propagata attraverso la rete quando un fornitore ha installato un software infetto. Il chipmaker implementerà una nuova procedura che non richiede l’intervento umano.