Google sta lavorando su di un progetto il cui nome in codice è Campfire che permetterà di portare Windows 10 in dual boot sui Chromebook. L’indiscrezione arriva dalla community di XDA Developers che ha scoperto alcuni precisi riferimenti all’interno del codice di Chrome OS. Non è la prima volta che si parla di questo progetto ma il nuovo report svela alcuni nuovi indizi che farebbero pensare che Google stia lavorando al dual boot Chrome OS/Windows 10 non solamente per i suoi PixelBook ma anche per i prodotti dei suoi partner. Si tratterebbe di una possibilità molto interessante perché Campfire lavorerebbe come una sorta di Bootcamp permettendo agli utenti di installare facilmente il sistema operativo di Microsoft senza alcuna difficoltà e con la garanzia di pieno funzionamento.
Sebbene il nuovo report abbia rivelato che Campfire dovrebbe essere disponibile per tutti i Chromebook, l’utilizzo della parola “tutti” è forse un po’ eccessiva visto che Google avrebbe previsto dei limiti tecnici ben precisi. Per poter eseguire Windows 10 in dual boot, infatti, un Chromebook deve poter disporre di uno spazio di archiviazione interno di almeno 40GB, con 30GB da dedicare a Windows 10 e 10GB a Chrome OS. Trattasi di un dettaglio importante che taglia fuori la maggior parte dei Chromebook di fascia bassa che dispongono solamente di 16/32GB di memoria interna.
Altro limite sarà la CPU adottata dal Chromebook. Sebbene il rapporto non dica nulla sui requisiti del processore, la maggior parte dei Chromebook basati su ARM non funzionerà con Windows 10. Attualmente, l’unico processore ARM che può funzionare con Windows 10 è lo Snapdragon 835.
Tuttavia, il rapporto indica anche che la modalità dual boot che dovrebbe chiamarsi “Alt OS” sarebbe ancora acerba. Ci sarebbe da lavorare ancora molto per migliorarla sebbene sia possibile che Google possa già annunciarla ufficialmente entro la fine dell’anno all’interno di qualche evento come in quello in cui Big G presenterà i suoi nuovi smartphone Pixel tra un paio di mesi.