Wind Tre è ufficialmente cinese al 100%. La Commissione Europea, infatti, ha approvato l’acquisizione delle quote di Veon da parte dei cinesi di Hutchison. Il via libera all’operazione industriale arriva a circa due mesi dall’annuncio ufficiale di Wind Tre di questa importante rivoluzione azionaria. Come ben noto, l’operatore Wind Tre è nato dalla fusione, in Italia, di Wind e di 3 Italia. Nello specifico, Wind era controllata da VimpelCom, poi diventata Veon.
Il nuovo operatore prevedeva un assetto azionario con Veon e Hutchison che controllava 3 Italia, entrambe al 50%. La scelta di Veon cedere ai cinesi la propria partecipazione in Wind Tre deriva dalla volontà di ridurre il proprio debito e di poter disporre della liquidità necessaria per portare avanti nuovi progetti industriali. La Commissione ha esaminato il nuovo accordo ed è giunta alla conclusione che, eccetto la creazione di Wind Tre e l’ingresso di Iliad sul mercato, non si riscontra alcun cambiamento significativo nel panorama concorrenziale italiano della telefonia mobile rispetto alla propria analisi del 2016. La Commissione ha stabilito che la nuova operazione non modifica la situazione concorrenziale derivante dalla prima operazione e non ha individuato altri problemi di concorrenza.
Hutchison ha offerto di assumersi la piena responsabilità di rispettare gli impegni proposti congiuntamente con VimpelCom (ora Veon) nel 2016. Questi prevedevano, in particolare, il completamento della cessione dello spettro e dei siti e l’attuazione dell’accordo nazionale sul roaming fino alla piena operatività della rete di Iliad. Veon, non esercitando più alcun controllo su Wind Tre, sarà in futuro esonerata da tutti gli obblighi.
Per i clienti finali nulla cambierà, ovviamente, ma adesso che Wind Tre è nelle mani di un unico proprietario è possibile che alcune strategie commerciali possano essere modificate.