Il nuovo regolamento della privacy, il GDPR, è sbarcato, nella giornata di ieri, in Gazzetta Ufficiale. L’Italia, dunque, ha recepito ufficialmente il nuovo Regolamento della Privacy voluto dall’Unione Europea. In realtà, il GDPR è entrato in vigore già dallo scorso maggio, ma, per quanto riguarda l’Italia, si attendeva il decreto per adeguare la normativa nazionale alle novità volute dall’Europa. Con lo sbarco in Gazzetta Ufficiale del GDPR, per l’Italia si apre ufficialmente una nuova era per la gestione della privacy. In particolare, come ha evidenziato Francesco Modafferi, dirigente del Garante della Privacy, le aziende adesso non hanno più alibi e dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni.
Il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, comunque, offrirà un po’ di respiro alle aziende italiane. Inizialmente, infatti, il Garante della Privacy terrà conto del fatto che le aziende si trovano all’inizio della fase di attuazione delle nuove norme prima di erogare una sanzione. Questo significa che il Garante non sarà troppo rigido nel punire le aziende che si troveranno in ritardo ad applicare le nuove norme in materia di privacy in questa prima fase. Questa scelta, tuttavia, è anche fortemente indicativa di una situazione non certamente ottimale con le aziende italiane in forte ritardo nell’adeguamento alle nuove disposizioni volute dal GDPR.
Si ricorda, al riguardo, che in caso di inadempienza, le aziende rischiano sanzioni pesantissime sino a 20 milioni di euro o sino al 4% del loro fatturato complessivo. Sempre nell’ottica di aiutare le aziende ad adeguarsi con gradualità alle nuove normative, il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale evidenzia una precisa richiesta al Garante della Privacy di pubblicare delle linee guida per fissare modalità di adeguamento semplificate per le PMI.
Il Garante della Privacy, comunque, rivestirà un ruolo importantissimo in questo contesto visto che adesso avrà il via libera per valutare il comportamento delle aziende e procedere, eventualmente, ad erogare sanzioni.
Le nuove disposizioni in materia di privacy introducono molte novità per quanto concerne il trattamento dei dati. Novità che toccano i big data, l’uso dei dati biometrici e molto altro ancora.