Se ne era già parlato a febbraio. L’edizione indiana di Tinder, l’app per appuntamenti più popolare al mondo, apre ad una nuova funzionalità che conferisce alle donne maggior possibilità di controllo nei confronti dei loro “spasimanti” maschietti.
Stiamo parlando della nuova funzione “My Move”, grazie alla quale le donne indiane avranno la possibilità di scegliere se essere loro o meno ad iniziare per prime una conversazione, una volta che il match è cominciato. In questo modo, in un incontro virtuale etero su Tinder, il maschietto dovrà attendere che sia la donna a fare la prima mossa (senza avere dunque la possibilità di cominciare a scrivere per primi).
Ricordiamo che normalmente l’applicazione permette ad entrambi i corteggiatori di mandare messaggi, una volta che sia da ambo le parti è stato dato il via libera tramite il tradizionale swipe della foto verso destra (verso sinistra se invece non si è interessati, passando al successivo). Una novità già introdotta dall’app per incontri rivale Bumble, che già da qualche tempo dà la possibilità alle donne di partecipare ad un match etero cominciando per prime la conversazione.
Tinder ha fatto sapere inoltre che, qualora l’implementazione dovesse rivelarsi valida, verrà testata dapprima in India per poi essere estesa ad altri paesi in tutto il mondo. Perché proprio l’India? Taru Kapoor, direttore generale di Tinder in India, ha dichiarato che la scelta è ricaduta sul paese asiatico per cercare di attirare una maggior utenza femminile, facendola al tempo stesso sentire maggiormente sicura.
Siamo una piattaforma basata sul rispetto reciproco, sul consenso e sulla scelta – ha affermato Kapoor – Gli utenti possono plasmare il proprio destino, connettersi con persone con le quali sentirsi a proprio agio e avere una sensazione di controllo
Come riporta Al Jazeera, la novità non sembra aver ottenuto un consenso unanime da parte dell’utenza femminile, una parte della quale si dice ancora scettica sull’utilità di questa nuova funzione che non andrà comunque a cambiare l’esperienza generale dell’applicazione.