Assassin’s Creed Odyssey arriva esattamente un anno dopo Origins, riprendendo la formula dei capitoli annuali che si ritiene abbiano portato al flop il franchise prima che Ubisoft si prendesse un anno di pausa per riorganizzare le cose.
Ciò non significa, tuttavia, che dovremmo nuovamente aspettarci una ripresa degli episodi annualizzati, secondo quanto dichiarato dal direttore artistico, Serge Hascoet.
Nel corso di una chiacchierata con Game Informer, ha infatti affermato:
Quello che abbiamo sostanzialmente fatto è stato formare due team, uno a Montreal e uno in Quebec, e dare loro il tempo di cui necessitavano. Ho giocato Assassin’s Creed Odyssey lo scorso novembre ed era quasi completato: per noi non è una questione di cadenza annuale, è questione di qualità. Se il team ha abbastanza tempo per produrre e rifinire un gioco, e questo è della massima qualità, allora ok. Penso che i giocatori abbiano la possibilità di vivere un’esperienza di 80 ore ogni anno, ma non sto dicendo che avremo obbligatoriamente un AC annuale, non è questo il piano.
Sappiamo già che Ubisoft non sta pianificando un’uscita di Assassin’s Creed nel 2019. Il CEO Yves Guillemot ha suggerito che il gap sarà colmato da contenuti extra di Odyssey che potrebbero intrattenere i giocatori per “un paio d’anni”. Sembra che la società abbia in cantiere altri due giochi di Assassin’s Creed, ma i commenti di Hascoet lasciano intendere che gli sviluppatori potrebbero prendersela comoda.
Vi ricordiamo che Assassin’s Creed Odyssey è in uscita per PlayStation 4, Xbox One e PC il 5 ottobre. Siamo curiosi di vedere se l’ottimo lavoro svolto su Origins sarà replicato nella nuova epopea di Ubisoft, ma da quanto osservato finora sembrerebbe di sì.