Come sappiamo, l’8K offre una tecnologia di visione quattro volte superiore al 4K. Per Samsung, che ha presentato alla recente IFA di Berlino il suo 8K Q900, questo vuol dire ottenere una qualità di molto superiore a quelle attuali, al top del mercato.
Il senso del 4x però va applicato non solo ai pixel ma pure al prezzo. La compagnia ha infatti avviato le fasi di pre-ordine del modello da 85 pollici, nei paesi della prima fascia che, almeno finora, non comprendono l’Italia. Questi riceveranno il neonato TV a partire dal 28 ottobre a un cartellino di 15 mila dollari. Si tratta di un esborso di quattro volte superiore quello necessario per portarsi a casa uno dei top di gamma 4K della coreana, che ad oggi è il Q9FN QLED, nel formato 65 pollici a 4 mila euro.
Si tratta di una cifra già di per sé molto alta ma che, messa al fianco dell’8K sembra davvero irrisoria. Al di là dell’evidente passo in avanti fatto dalla tecnologia del Q900, c’è un perché per un prezzo così elevato? I motivi ci sono, indubbiamente. Tra i tanti, il fatto che il televisore utilizza il processore Quantum di Samsung che supporta un upscale dei contenuti da qualsiasi risoluzione fino all’8K, rendendo il modello uno dei primi a farlo.
Il secondo è che il pannello stesso è in grado di produrre fino a 4000 nits di luminosità di picco su un formato mostruoso, da 85 pollici. Altri dettagli includono l’integrazione di Bixby, la piattaforma SmartThings, Ambient Mode e il sistema Eden Smart TV di Samsung: tutti elementi che vanno ad aggiungersi in fondo alle specifiche. Non c’è dubbio circa il valore del Q900 ma è evidente che, restando comunque in un settore del mercato non così di massa, si sta parlando di qualcosa che entrerà nei salotti di pochi, almeno per i prossimi cinque anni.