Google Chrome, rinviato ancora blocco per autoplay

Rinviato ancora una volta il blocco per l'autoplay di Google Chrome, per via dell'interferenza con alcuni giochi e app.
Google Chrome, rinviato ancora blocco per autoplay
Rinviato ancora una volta il blocco per l'autoplay di Google Chrome, per via dell'interferenza con alcuni giochi e app.

Nel mese di aprile, Google Chrome 66 aveva introdotto il blocco dell’autoplay al fine di impedire la riproduzione automatica dei contenuti multimediali sulle pagine web. La funzionalità è stata poi rimossa nel mese di maggio, perché interferiva con alcuni giochi e app, penalizzando di fatto gli sviluppatori e violando alcune norme.

Avremmo dovuto nuovamente vedere il blocco in Chrome 70, ma Google sta posticipando la sua aggiunta al browser ancora una volta – il che fa storcere il naso a molti, vista l’utilità della funzione specie quando si naviga da mobile. I problemi che hanno indotto BigG alla disattivazione hanno a che fare con la compatibilità con determinati servizi, specie per i siti web meno aggiornati.

Nel tentativo di rendere più coerente la riproduzione dei contenuti multimediali in rete, Google Chrome aveva aggiunto la possibilità di disattivare l’audio a seconda del sito. Con Chrome 66, l’azienda americana ha introdotto nuove norme che determinano quando i contenuti multimediali possono essere riprodotti in automatico.

Sembrerebbe che Google possa riprovare a inserire la funzionalità già con Chrome 71, in arrivo nel mese di dicembre, e speriamo vivamente sia la volta buona. Grazie alla nuova versione del browser, dovrebbe essere attivata una variante del blocco più ottimizzata delle precedenti, che hanno creato tanti problemi negli ultimi mesi. Pertanto, ci si aspetta che non vada a interferire con contenuti web come app e giochi.

Nel frattempo, Google Assistant ha accolto nuovi comandi a tema Halloween, affinché gli utenti possano fargli domande sulla festività più tetra dell’anno. BigG, inoltre, è stata fortemente criticata su Reddit per l’eccessiva rigidità nei confronti degli sviluppatori che desiderano pubblicare app e giochi sul Play Store.

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