Da Bruxelles la Commissione Europea assicura agli utenti di YouTube che per loro non cambierà nulla con la nuova normativa europea sul copyright. Di recente proprio YouTube ha lanciato la campagna #saveyourinternet contro la proposta di legge sul diritto d’autore (in particolare l’articolo 13), ma nel giro di poco tempo è arrivata anche la risposta dell’Unione Europea.
La Commissione Europea chiarisce la situazione
“C’è della disinformazione in merito alla nuova normativa“, scrive la Commissione Europea attraverso un posto pubblicato su Instagram dove si continua a leggere che “gli utenti di YouTube potranno continuare a fare quello che fanno oggi. Se sei uno youtuber o amante di YouTube non bisogna preoccuparsi, continuerete a fare quello che fate oggi: guardare i vostri vlog favoriti, filmare e pubblicare per i vostri amati fan, imparare dai tutorial, sentire musica e molto altro!”.
Lo scorso 12 settembre l’Europarlamento ha approvato la proposta di riforma del diritto d’autore che attualmente è materia di negoziato con i Paesi membri. La Commissione Europea con la nuova riforma intende garantire agli artisti e ai creatori di contenuti una giusta remunerazione per il loro lavoro e allo stesso tempo intende garantire la trasparenza dei contratti stipulati tra le piattaforme online e i creatori. La normativa quindi vorrebbe rafforzare la posizione degli autori con le grandi piattaforme perché sono proprio quest’ultime a beneficiare di tutto il loro lavoro creativo.
Che cos’è #saveyourinternet
Di recente YouTube ha lanciato un portale con l’hashtag #saveyourinternet con lo scopo di illustrare attraverso alcune domande e risposte i contenuti dell’articolo 13 ai propri “creator”. Il pensiero comune, sicuramente quello di YouTube, infatti sostiene che la proposta della Commissione Europea potrebbe avere delle conseguenze disastrose. Per questo su YouTube si vede anche un pop up che rimanda alla campagna.
Questo perché la responsabilità di ogni contenuto caricato sulle piattaforme online, anche riguardo la violazione dei diritti, ricadrebbe sulle aziende. Per questo addirittura c’è chi sostiene che milioni di nuovi video rischiano di essere bloccati. Si teme che la piattaforma sia costretta a bloccare il caricamento di nuovi contenuti perché rischia di non poter più gestire il diritto d’autore a causa delle troppe potenziali violazioni: a YouTube converrebbe bloccare direttamente i video in Europa o la visione dei contenuti europei per coloro che li guardano al di fuori del continente.