All’inizio dell’anno, durante la conferenza I/O, Google fece sapere di voler lavorare a nuovi strumenti per il Digital Wellbeing, ovvero di spingere le persone a fare un uso maggiormente responsabile e sano della tecnologia nella propria quotidianità, ed evitando dunque di diventarne inconsapevolmente schiavi.
I primi dispositivi del colosso di Mountain View ad abbracciare questa filosofia Digital Wellbeing sono Google Pixel e gli smartphone della linea Android One con il sistema operativo Android 9 Pie.
La funzionalità dovrebbe offrire agli utenti Android la possibilità di controllare quanto tempo hanno speso sulle proprie applicazioni con Scree time e la frequenza con la quale hanno sbloccato il loro telefono e quante notifiche hanno ricevuto. Oltre a ciò, anche la possibilità di impostare limiti di tempo sull’utilizzo delle app.
Inoltre con la feature Wind Down Google vuole aiutare gli utenti a smettere di utilizzare i dispositivi prima di andare a letto. Tre le opzioni più interessanti da questo punto di vista troviamo senza dubbio Do Not Disturb, che limita il numero di notifiche ricevute durante un certo periodo di tempo e offre la possibilità di cambiare lo schermo in bianco e nero. Su Google Pixel 3 e Google Pixel 3 XL gli utenti possono attivare la funzione Do Not Disturb capovolgere il telefono.
Digital Wellbeing è disponibile su Google Play Store per tutti i dispositivi Google Pixel e Android One con Android 9.0 Pie. Il colosso di Mountain View ha già iniziato a introdurre tutte queste funzionalità su YouTube e Google Calendar, mentre su Google Home è in fase di test.