Foxconn potrebbe decidere di produrre gli iPhone in Vietnam, in caso entrassero in vigore i dazi sui dispositivi elettronici ipotizzati da Donald Trump. È questo l’ultimo tassello della polemica che da giorni tiene banco sui media statunitensi, con gli analisti preoccupati per i possibili esiti di mercato. Da Apple, tuttavia, non giungono ancora conferme in merito.
A rendere nota la notizia è l’agenzia Reuters, pronta a sottolineare come Foxconn stia pensando di portare alcune linee iPhone in Vietnam, per eludere gli eventuali dazi all’import negli Stati Uniti di dispositivi elettronici. Il gruppo avrebbe già cominciato le trattative con con le autorità di Hanoi, dove potrebbero sorgere gli impianti.
Come già noto, qualche giorno fa Donald Trump ha affermato di voler imporre una tassazione dal 10 al 25% per tutti i dispositivi elettronici prodotti in Cina e importati all’interno del territorio degli Stati Uniti. Se così fosse, Apple si vedrebbe costretta ad aumentare i prezzi per gli utenti finali – non solo a stelle e strisce, ma in tutto il mondo – con rincari anche di 160 dollari per ogni singolo smartphone. Una soluzione potrebbe essere la produzione in un altro Paese asiatico e, in questo senso, il gruppo di Cupertino già dispone di diversi partner in altre nazioni, tra cui l’India.
I principali fornitori per la linea iPhone sono Foxconn e Pegatron, i quali si avvalgono di impianti perlopiù disposti nelle vicinanze di Shenzen e di Shanghai. Passando in Vietnam, i dazi di Trump potrebbero essere certamente evitati, considerato come le misure di tassazione straordinaria riguardano unicamente la Cina. Al momento, però, nulla è definitivo: vi saranno ancora numerosi incontri tra la Casa Bianca e le autorità cinesi prima che qualsiasi decisione definitiva possa essere presa. Si attende, nel frattempo, un eventuale comunicato ufficiale dalle parti di Cupertino.