La Luna sta tornando di moda, anche per la CNSA, l’agenzia spaziale cinese. Con la missione Chang’e 4, che si dice partirà l’8 dicembre anche se non è stato annunciato ufficialmente, sarà inviata una sonda verso il cratere Von Karman. Si tratta del più largo, profondo e antico cratere situato nella regione del polo sud della Luna, nella “faccia nascosta”.
Se andrà tutto bene, una volta atterrato Chang’e-4 si avvicinerà ad altri numerosi crateri. Quando è stato generato questo cratere, da un forte impatto, probabilmente è arrivata in superficie materiale del mantello della Luna, che sarà analizzato dagli strumenti a bordo del rover, che eseguirà anche esperimenti di radioastronomia e testerà se le piante possono crescere con la gravità della Luna. Inoltre penetrerà fino a 100 m di profondità alla ricerca di strutture sotto la superficie.
Visitare il lato più lontano del nostro satellite richiede una preparazione ulteriore, a causa del modo in cui la Luna blocca i segnali radio, per questo motivo nessuno ha mai tentato. Per ovviare al problema, dato non sarà possibile vedere il rover dalle stazioni di Terra, la Cina ha lanciato o scorso maggio Queqiao, un satellite per le comunicazioni, per stabilire un ponte radio.
Si tratta di una missione alquanto importante, perché nessun’altra sonda è mai allunata nella parte nascosta della Luna. La missione cinese è iniziata nel 2004, da allora sono stati lanciati Chang’e-1, Chang’e-2 e il lander lunare Chang’e-3, che nel 2013 è stato il primo a toccare la Luna dopo la missione sovietica del 1976.
La parte nascosta della Luna è completamente schermata da qualsiasi trasmettitore terrestre e di grandi prospettive di scoperte scientifiche. La comunicazione avverrà quindi tra Chang’e 4, il satellite Quenqiao e un microsatellite inviato da Quenqiao nell’orbita lunare. Chiaramente anche la NASA è tornata a interessarsi al satellite, solo pochi giorni fa ha indicato le 9 compagnie che l’aiuteranno a portare strumenti tecnologici dalla Terra alla Luna.