Microsoft pensa che sia fondamentale imporre delle regole sull’utilizzo della tecnologia di riconoscimento facciale. Proprio questa tecnologia, infatti, è al centro di molte polemiche, soprattutto derivanti dall’utilizzo che ne viene fatto in Cina dove il Paese la sfrutta per diversi fini, alcuni legati all’ambito della sicurezza, altri per cause meno nobili.
AI Now è un gruppo legato alla New York University che conta al suo interno come membri alcuni dipendenti di aziende tecnologiche come Google e Microsoft. Il gruppo ha chiesto ai governi di regolamentare l’uso dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie di riconoscimento facciale prima che possano minare le libertà civili di base. I ricercatori di AI Now sono particolarmente preoccupati di ciò che viene chiamato “affect recognition”, un sistema che tenta di identificare le emozioni delle persone, e possibilmente manipolarle, usando l’apprendimento automatico.
Brad Smith, presidente di Microsoft, ha fatto sue queste preoccupazioni in un discorso alla Brookings Institution.
Riteniamo che sia importante per i governi nel 2019 iniziare ad adottare le leggi per regolamentare questa tecnologia. Il genio del riconoscimento facciale, per così dire, sta appena emergendo dalla bottiglia. A meno che non agiamo, rischiamo di svegliarci tra cinque anni per scoprire che i servizi di riconoscimento facciale si sono diffusi in modo da esacerbare i problemi della società. A quel punto, queste sfide saranno molto più difficili da recuperare.
In particolare, non crediamo che il mondo sarà meglio servito da una corsa commerciale verso il basso, con le società tecnologiche costrette a scegliere tra responsabilità sociale e successo di mercato. Crediamo che l’unico modo per proteggere da questa corsa verso il basso sia costruire un piano di responsabilità che supporti una sana competizione di mercato. E un piano solido richiede che ci assicuriamo che questa tecnologia e le organizzazioni che lo sviluppano e la utilizzino siano governate dallo stato di diritto.
Non è la prima volta che Microsoft affronta la preoccupazione derivante dell’utilizzo senza regole del riconoscimento facciale. Brad Smith ha evidenziato come Microsoft intenda spingere affinché una legge sia approvata nel 2019 e che sia totalmente rispettosa della privacy.