Il Wall Street Journal riporta che adesso Niantic vale poco meno di 4 miliardi di dollari. Per avere un’idea del valore dello sviluppatore di Pokémon GO, 4 miliardi di dollari era quanto si stimava Epic Games era all’inizio della primavera scorsa.
Ma un balzo repentino ha portato il produttore di Fortnite a 15 miliardi di dollari, grazie alla popolarità del suo battle royale aumentata a dismisura nel corso dell’anno. Forbes sottolinea che il valore era di 660 milioni di dollari nel 2012, proprio nel periodo in cui Fortnite fu annunciato per la prima volta (in una versione completamente diversa da quella che è oggi). Take-Two Interactive (società madre di 2K Games e Rockstar) ha una capitalizzazione di mercato di 11,7 miliardi di dollari, Electronic Arts di 24,2 miliardi e Activision Blizzard di 36,4 miliardi.
L’anno scorso, Niantic ha guadagnato 200 milioni, per una valutazione di circa 2,7 miliardi. Gli investitori hanno ancora un’opinione alta della società, anche ora che la mania di Pokémon GO si è evidentemente affievolita. Il titolo dedicato ai mostriciattoli tascabili che sfrutta la realtà aumentata è ancora tra le 200 migliori app (per download) negli Stati Uniti, ma non domina più la classifica come due anni fa.
Quando Pokémon GO è stato lanciato, nel 2016, il suo clamore ha fatto salire alle stelle il prezzo delle azioni di Nintendo. L’app fenomenale di Niantic ha introdotto di recente il PvP sotto forma di Lotte tra Allenatori, in cui i giocatori possono affrontarsi a vicenda sia individualmente che in campionati competitivi. Niantic sta anche collaborando con Warner Bros. per lo sviluppo del recentemente annunciato Harry Potter: Wizards Unite, un altro gioco in realtà aumentata per dispositivi mobile, ambientato nel mondo magico del maghetto inglese (il cui lancio è previsto per il 2019).