Open Fiber sta lavorando duramente per portare la fibra ottica a tutti gli italiani, anche a quelli che si trovano nelle aree a fallimento di mercato grazie ai bandi Infratel. Proprio in tal senso la società ha fatto sapere di aver connesso ad Anguillara Sabazia (RM) e a San Giovanni La Punta (CT) i primi clienti alla rete interamente in fibra ottica che sta realizzando nei cluster C&D, le cosiddette “aree bianche” oggetto dei primi due bandi Infratel.
I collegamenti rientrano nell’ambito di una sperimentazione aperta a tutti gli operatori di TLC per la pre-commercializzazione dei servizi, finalizzata a ottimizzare i processi di fornitura e gestione del servizio in vista dell’apertura della commercializzazione su larga scala. Grazie alla modalità FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa) gli utenti potranno navigare sulla rete Open Fiber fino a 1 Gbps, velocità impossibile da raggiungere per reti in rame o miste fibra-rame.
Le prime aziende ad aver avviato la commercializzazione dei servizi sulla rete pubblica in fibra realizzata da Open Fiber sono Unidata nel comune di Anguillara Sabazia e Mandarin nel comune di San Giovanni La Punta. I test proseguiranno nei prossimi giorni a Campagnano di Roma (RM) e Fino Mornasco (CO), comuni individuati in base a specifiche caratteristiche tecniche. Nei sei mesi del periodo di test, gli operatori che aderiranno potranno usufruire a titolo gratuito dei servizi per la fornitura ai cittadini di una connessione FTTH.
Open Fiber sta realizzando nei territori meno densamente popolati un’infrastruttura che punta a ridurre il divario digitale fornendo servizi di connettività a banda ultra larga in oltre nove milioni di abitazioni, aziende e sedi della Pubblica Amministrazione. L’infrastruttura rimarrà di proprietà pubblica e sarà gestita in concessione da Open Fiber per 20 anni. A oggi, l’azienda guidata da Elisabetta Ripa ha aperto cantieri in oltre 1000 comuni nelle diciassette Regioni italiane oggetto dei primi due bandi Infratel.