Serviva qualcos’altro a confermare l’esistenza dell Nvidia GeForce RTX 2060? Probabilmente no, ma se dopo alcune immagini trapelate online e i soliti benchmark, ecco un documento aggiuntivo che pone in primo piano le diverse varianti che la produttrice porterà sul mercato delle sue schede di ultima generazione.
Presso la Eurasian Economic Commission, ovvero EEC, Nvidia ha certificato quaranta (!) declinazioni delle RTX 2060. Un numero forse eccessivo ma che si riferisce non solo a modelli di fasce differenti ma anche delle versioni di uno stesso prodotto, distinte per quantità di RAM di bordo. Ecco allora le configurazioni da 6 GB, 4 GB e 3 GB e persino tipi di memoria video diversi , tra cui GDDR6, GDDR5X e GDDR5. Il leak, da prendere con le solite molle, proviene da una fonte ufficiale ed è una prova alquanto ferma della possibilità che schede di fascia non propriamente top possano cominciare a godere della piattaforma Nvidia Turing, finora destinata alle sole franchigie GDDR6.
Una domanda da porsi sarebbe perché Nvidia ha intenzione di proseguire sull’aggiornamento delle GDDR5 piuttosto che concentrarsi esclusivamente sulle GDDR6? Beh, innanzitutto, la resa e la popolarità (oltre il prezzo) di quest’ultime non ha ancora raggiunto la massa e poi, le GDDR5 hanno ancora molto da dire in quanto a implementazioni e configurazioni.
Accoppiare GPU con supporto Turing a modelli di base darà uno slancio definitivo al mercato, creando un mix di capacità che sarà interessante seguire anche in quanto a sviluppo di applicazioni avanzate alla portata di un pubblico più vasto. Per questo, la RTX 2060 dovrebbe essere la variante mainstream della serie, con un prezzo relativamente conveniente. Detto ciò, le schede si paleseranno quasi certamente al CES di Las Vegas, che partirà l’8 di gennaio per proseguire sino al 12. Qui sono attese ulteriori conferme da parte di Nvidia, anche per il mercato dell’automazione e guida autonoma.