In una dolorosa email ai suoi dipendenti, Elon Musk, CEO di Tesla, ha annunciato un piano di licenziamenti che prevede il taglio del 7% della forza lavoro. Complessivamente dovrebbero essere circa 3.000 i dipendenti licenziati visto che l’attuale organico della società americana è di circa 45.000 persone. Questo taglio arriva, però, dopo un anno positivo in termini di occupazione con un aumento dell’organico di circa il 30%.
Contestualmente, Tesla ha comunicato anche alcune novità per il suo sistema produttivo. L’obiettivo di questa mini rivoluzione interna è un abbattimento dei costi per rendere la Model 3 più competitiva. Nell’email visionabile anche sul blog della società, Elon Musk evidenzia come il 2018 sia stato un anno estremamente difficile ma anche ricco di grandi successi. Tuttavia, adesso, la società dovrà superare un’altra sfida difficile e cioè rendere le auto, le batterie e i prodotti per la produzione di energia rinnovabile competitivi dal punto di vista economico. Musk evidenzia, infatti, di come i suoi prodotti siano ancora troppo costosi per la maggior parte delle persone.
Musk ci tiene anche a sottolineare il buon successo delle vendite della Model 3 che hanno permesso alla società di generare anche un piccolo profitto. Successo possibile vendendo, però, le versioni più costose della piccola auto elettrica. Tuttavia, Musk fa sapere che a partire dal prossimo mese di maggio, Tesla dovrà riuscire ad offrire la variante Mid-range della Model 3 in tutti i mercati per fare in modo che più persone possano permettersela. Contestualmente la società dovrà anche lavorare per riuscire a produrre le versioni più economiche della Model 3. Una necessità particolarmente sentita visto che dal prossimo luglio il credito d’imposta degli Stati Uniti per la auto elettriche sarà dimezzato rendendo le auto più costose e quindi meno appetibili.
Di conseguenza, per ridurre i costi, Tesla non può fare altro che tagliare il 7% della sua forza lavoro. Contestualmente, la società dovrà anche aumentare la velocità di produzione della Model 3 apportando miglioramenti alle linee produttive. Ottimizzazioni necessarie per arrivare a produrre in futuro la versione base della piccola auto elettrica che dovrebbe venire venduta ad un prezzo di partenza di 35 mila dollari.
La borsa non ha preso bene questo annuncio e il titolo della società americana è crollato. Nessun allarme, comunque. Il ridimensionamento della forza lavoro era ipotizzabile dopo le moltissime assunzioni dello scorso anno per potenziare la produzione della Model 3. Inoltre, dopo aver smaltito gli ordini delle varianti più costose della Model 3, le richieste sono probabilmente un po’ in calo. Ordini che sicuramente ripartiranno quando arriveranno in tutti i Paesi le versioni più “economiche” dell’auto elettrica che però offriranno minori margini di guadagno.