NASA, scoperto quanto dura un giorno su Saturno

Grazie alla sonda Cassini della NASA è stato scoperto che un giorno su Saturno dura circa dieci ore e mezzo.
NASA, scoperto quanto dura un giorno su Saturno
Grazie alla sonda Cassini della NASA è stato scoperto che un giorno su Saturno dura circa dieci ore e mezzo.

Utilizzando i nuovi dati dalla sonda Cassini, i ricercatori della NASA ritengono di aver risolto un antico mistero della scienza: la durata di un giorno su Saturno. Dieci ore, 33 minuti e 38 secondi. È una scoperta che ha eluso gli scienziati per decenni, perché il gigante gassoso non ha una superficie solida con punti di riferimento da tracciare mentre ruota e ha un insolito campo magnetico che nasconde la velocità di rotazione del pianeta. La risposta, si è scoperto, era da ricercarsi negli anelli.

Durante le orbite di Cassini intorno a Saturno, alcuni strumenti hanno esaminato gli anelli ghiacciati e rocciosi in un dettaglio senza precedenti. Christopher Mankovich, uno studente laureato in astronomia e astrofisica presso l’Università della California, a Santa Cruz, ha utilizzato i dati per analizzare in maniera approfondita le strutture ondulatorie all’interno degli anelli.

Il suo lavoro ha determinato che gli anelli rispondono alle vibrazioni all’interno del pianeta stesso, agendo in modo simile ai sismometri usati per misurare il movimento causato dai terremoti. L’interno di Saturno vibra a frequenze che causano variazioni nel suo campo gravitazionale. Gli anelli, a loro volta, rilevano quei movimenti sul campo. Mankovich ha così affermato:

Le particelle sugli anelli non possono fare a meno di sentire queste oscillazioni nel campo gravitazionale. A seconda delle posizioni degli anelli, le oscillazioni catturano le particelle proprio nel momento giusto al fine di accumulare gradualmente energia, e quell’energia viene trascinata via come un’onda osservabile.

L’idea che gli anelli di Saturno potessero essere usati per studiare la sismologia del pianeta fu suggerita per la prima volta parecchi anni or sono, nel 1982, molto prima che fossero possibili le osservazioni necessarie. Si tratta di una scoperta molto importante per la NASA.

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