Che Google Hangouts stesse per chiudere i battenti era già nell’aria, ma adesso il colosso della ricerca chiarisce un po’ le idee riguardo le tempistiche. A partire dal mese di ottobre, l’app di messaggistica istantanea sarà ritirata per gli utenti G Suite, vale a dire coloro che pagano per usufruire di servizi premium, tipo gli indirizzi e-mail personalizzati e assistenza 24/24.
Google non inizierà a chiudere Hangouts per gli utenti non paganti fino a quando i clienti di G Suite non migreranno sui servizi Chat e Meet (tra aprile e settembre), dunque non avranno di che preoccuparsi per un po’ di tempo. L’ultima volta si è sentito parlare della nota app, si vociferava che la sua chiusura definitiva sarebbe potuta arrivare nel 2020, e tutt’oggi sembra una valida opzione tenendo conto delle tempistiche fornite dall’azienda.
Hangouts non è l’unica app di messaggistica che ha fatto storcere il naso a Google. Allo stesso modo, la società ha cancellato Allo, un altro esperimento di chat in-house, a favore di un nuovo standard chiamato RCS che potrebbe – almeno teoricamente – portare funzionalità simil-iMessage all’app SMS predefinita di ogni smartphone Android.
Nel frattempo numerosi gruppi di attivisti hanno protestato davanti agli uffici di BigG, in diversi Paesi, contro il progetto Dragonfly, vale a dire il motore di ricerca censurato per la Cina. Lo scopo era quello di incoraggiare i dipendenti di Google a fare pressioni sulla direzione dell’azienda affinché rilasciasse una dichiarazione più precisa sullo stato di Dragonfly. Inoltre il colosso di Mountain View ha ricevuto una nuova multa (da 50 milioni di euro) dalla Francia per non aver informato a sufficienza gli utenti in merito all’utilizzo dei dati personali.