Tim Cook ha deciso di celebrare il primissimo Macintosh, lanciato da Apple esattamente 35 anni fa. Era il 24 gennaio del 1984, infatti, quando Steve Jobs presentò al mondo il computer, dopo il lancio due giorni prima dell’iconico spot durante la pausa del Super Bowl.
Il primo Macintosh rappresenta una pietra miliare non solo nella storia di Apple, ma anche per quella dell’informatica consumer a livello generale. Si è trattato, infatti, di uno dei primissimi sistemi operativi per utenti comuni dotato di interfaccia grafica, in un mondo dominato soprattutto da soluzioni a riga di comando. Non si è trattato del primo esempio sul fronte delle GUI – oltre a Xerox, Apple aveva implementato una soluzione analoga anche per Lisa – ma di certo è quello che ha avuto più presa sui consumatori.
Tim Cook, in una breve nota sulla piattaforma Twitter, ha voluto così commentare il compleanno di un computer tanto importante per l’azienda:
35 anni fa, il Macintosh ha detto “Hello”. Ha cambiato il modo con cui pensiamo ai computer e ha cambiato il mondo. Abbiamo il Mac e oggi siamo orgogliosi che sempre più persone lo stiano usando per inseguire le loro passioni e creare il futuro.
Così come già sottolineato, il primo Macintosh è stato anticipato da uno spot firmato Ridley Scott e divenuto iconico. Ispirata a “1984” di Orwell, la campagna pubblicitaria ha rappresentato il Mac come la soluzione a un universo sempre più distopico, governato dal Grande Fratello. Per mostrare il computer, Steve Jobs lo estrasse da una borsa – sottolineandone così la versatilità – facendo poi pronunciare alla macchina le parole “Hello, I’m Macintosh”. Un primo e rudimentale tentativo di sintetizzatore vocale, poi divenuto uno dei cavalli di battaglia per tutte le successive generazioni dei sistemi operativi Apple.
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