Iliad ha prodotto un’emorragia complessiva nelle casse dei suoi concorrenti di circa 300 milioni di euro. Questo interessante dato arriva da un report di Mediobanca che va a fotografare il settore TLC in Italia e nel mondo. L’arrivo dell’operatore francese in Italia, quindi, non avrebbe causato solamente una rivoluzione tariffaria ma anche cospicue perdite nei bilanci dei suoi rivali.
Più nello specifico, Mediobanca sottolinea come Iliad sarebbe il responsabile della contrazione dell’ARPU, cioè del ricavo medio per ogni singolo cliente. L’arrivo dei francesi avrebbe dunque portato benefici per i consumatori che hanno visto scendere le tariffe di un po’ tutti gli operatori, ma grossi problemi, invece, agli altri player del mercato. Mediobanca evidenzia anche un altro dato interessante e cioè che il calo dei ricavi è coinciso parallelamente con un sensibile aumento del traffico dati messo a disposizione all’interno delle tariffe.
Iliad ha quindi impattato sensibilmente sul delicato equilibrio del mercato della telefonia mobile in Italia. A pesare sul calo dei margini dei ricavi anche l’arrivo di Kena Mobile e di Ho. Mobile, gli operatori virtuali di TIM e Vodafone, nati per fronteggiare Iliad e che hanno contribuito pure loro a far calare il valore delle offerte.
Mediobanca evidenzia come nel 2017 i valori di ARPU complessivi in Italia degli operatori sfiorassero i 34 miliardi di euro con un incremento del 2,2% rispetto all’anno precedente. In realtà nel periodo 2013-2017 l’ARPU complessivamente segnalava una leggera flessione. Segnali di recupero erano arrivati, invece, proprio nel 2017.
Tuttavia, l’arrivo nel 2018 di Iliad ha azzerato i miglioramenti.
I dati di Mediobanca sono sicuramente molto tecnici, però mettono ancora una volta in evidenza come l’arrivo dell’operatore francese abbia causato un vero e proprio terremoto in un settore che faceva fatica a trovare un giusto equilibrio.