Per Apple è finalmente giunto il momento di svelare i risultati fiscali del Q1 2019, dopo l’annuncio di un cambio al ribasso delle guidance del trimestre di qualche settimana fa. Ed effettivamente il calo ipotizzato si è manifestato, sebbene la performance del gruppo sia ben più rosea dei presagi più funesti svelati da alcuni analisti negli ultimi giorni. Mentre la linea iPhone frena, infatti, il settore dei servizi raggiunge nuovi traguardi, alimentando grandi speranze.
Nel corso del primo trimestre fiscale del 2019, quello che per Apple corrisponde con l’ultimo quarto solare dell’anno precedente, il gruppo ha totalizzato un fatturato di 84.3 miliardi di dollari, pari a 19.97 miliardi di profitti e 4.18 dollari per azione diluita. Viene quindi confermata la riduzione anticipata nel cambio della guidance, rispetto alle iniziali aspettative tra gli 89 e i 94 miliardi di dollari, nonché una frenata rispetto alla performance del Q1 2018: lo scorso anno, infatti, il gruppo aveva superato gli 88 miliardi di dollari.
Tra le motivazioni principali di questa battuta d’arresto, Tim Cook ha indicato una brusca frenata in Cina, con un calo di 26.7 punti percentuali nel corso del quarto di dicembre. Date le condizioni difficili dell’economia locale, la domanda di iPhone si sarebbe ristretta rispetto alle aspettative, complici anche i paventati dazi annunciati dall’amministrazione Trump che avrebbero spinto i consumatori a rivolgersi a produttori locali. Ancora, ha influito anche il piano di sostituzione delle batterie a prezzi calmierati, durato per tutto il corso del 2018: un programma che avrebbe convinto un gran numero di utenti a mantenere il loro vecchio smartphone, anziché passare a una nuova versione.
Apple non ha comunicato ufficialmente il numero di iPhone venduti nel trimestre, limitandosi a riferire un monte globale di 1.4 miliardi di dispositivi attivati in tutto il mondo, tuttavia Strategy Analytics stima la distribuzione di 66 milioni di esemplari. Nel frattempo, il settore dei servizi raggiunge il suo record storico, nonostante Tim Cook non abbia fornito dati più precisi in merito. Secondo un’analisi indipendente di MacRumors, i servizi oggi rappresenterebbero il 13% di tutti i guadagni Apple, più della linea iPad (9%) e di quella Mac (9%).