L’Italia non opererà nessun blocco nei confronti di Huawei e ZTE in vista dell’adozione della tecnologia 5G. Questa importante conferma arriva direttamente dal MISE che smentisce quanto riportato da La Stampa nella giornata di ieri. Il quotidiano torinese aveva anticipato l’indiscrezione che il Governo italiano aveva deciso di utilizzare lo strumento della Golden Power per imporre la rescissione dei contratti in essere con Huawei e ZTE sullo sviluppo delle infrastrutture 5G in Italia, senza dover pagare penali o incorrere in questioni legali.
Il motivo che avrebbe spinto il Governo italiano ad adottare questa drastica misura sarebbe stato da ricercarsi nella necessità di proteggere le reti italiane che sono strategiche per la sicurezza del Paese. L’Italia, quindi, secondo la fonte, aveva deciso di sposare in pieno la stessa linea di condotta adottata dal Governo Trump e cioè di mettere al bando le aziende cinesi dalle infrastrutture 5G per il timore che potessero essere occhi ed orecchie del Governo cinese. L’indiscrezione aveva immediatamente suscitato scalpore in quanto un eventuale blocco nei confronti di Huawei e di ZTE avrebbe messo in seria difficoltà molti operatori TLC italiani come TIM, Fastweb e Wind Tre che con le aziende cinesi stanno lavorando da molto tempo proprio per la realizzazione delle reti 5G.
Poche ore dopo, la notizia è stata ufficialmente smentita dal MISE che ha sottolineato come non ci sia alcuna intenzione di procedere come riportato dagli organi di stampa.
Con riferimento agli articoli di stampa su una presunta messa al bando delle aziende Huawei e ZTE dall’Italia in vista dell’adozione della tecnologia 5G, il Ministero dello Sviluppo Economico smentisce l’intenzione di adottare qualsiasi iniziativa in tal senso. La sicurezza nazionale è una priorità e nel caso in cui si dovessero riscontrare criticità – al momento non emerse – il MiSE valuterà l’opportunità di adottare le iniziative di competenza.
Il caso, comunque, non è ancora chiuso in quanto l’Italia non ha deciso quale linea adottare su questo tema estremamente delicato. Proprio di recente era emersa l’indiscrezione che il Governo stesse lavorando ad una sorta di bollino che permettesse di certificare le reti e di garantirne, così, la sicurezza e l’affidabilità.